Gianluca Bufo è il nuovo amministratore delegato e direttore generale di Iren. Succede a Paolo Emilio Signorini, licenziato dall’azienda perché travolto dallo scandalo dell’inchiesta sulla corruzione in Liguria.
La nomina del Consiglio di amministrazione di Iren, si legge in una nota della società, segue l’indicazione formale che il Comitato di sindacato dei soci pubblici di Iren – composto da Marco Bucci, Sindaco di Genova, Stefano Lo Russo, Sindaco di Torino e Marco Massari, Sindaco di Reggio Emilia – ha formulato, ai sensi dell’articolo 4.1 del Patto.
Già dirigente della società, in seguito al conferimento delle deleghe gestionali, Bufo si qualifica come amministratore esecutivo non indipendente e, in base alle informazioni disponibili, non detiene azioni della società.
Bufo: lavorare compatti
“È con entusiasmo e orgoglio che accolgo la nomina ad Amministratore Delegato di Iren”, ha affermato Bufo. “Un’azienda che conosco profondamente, nella quale ho realizzato un percorso manageriale pluriennale che mi ha consentito di apprezzare le grandi qualità delle donne e degli uomini che vi lavorano nonché il significativo potenziale di crescita e sviluppo che questa azienda possiede. Il mio obiettivo è di lavorare in maniera compatta non solo con il management Iren e con il Consiglio di Amministrazione ma idealmente con tutte le 11mila persone che oggi fanno parte dell’azienda: a spingerci saranno il forte senso di appartenenza e lo spirito di squadra, ma soprattutto la visione prospettica che abbiamo per il nostro Gruppo, concretizzata negli obiettivi del nostro Piano Industriale, sulla quale abbiamo costruito negli anni un percorso di crescita sostenibile”.
Dal Fabbro: obiettivi sfidanti
Il presidente esecutivo del Gruppo, Luca Dal Fabbro, ha dichiarato: “Negli ultimi anni, le donne e gli uomini di Iren hanno dato grande prova di professionalità e managerialità: ci siamo trovati a dover compensare per due volte, per motivi diversi, la mancanza della figura dell’Amministratore delegato, dimostrando con i fatti che la strategia delineata per i business del Gruppo è efficace e che il management team è coeso e guidato dagli sfidanti obiettivi che ci siamo posti. La scelta di un manager quale Gianluca Bufo, sulla scorta di una strategia di valorizzazione di professionisti interni che ha portato anche Giovanni Gazza nel ruolo di Cfo, ci permetterà di correre ancora più veloce verso il raggiungimento dei target di Piano, grazie alla sua vasta conoscenza della ‘macchina’ Iren e dei nostri territori di riferimento. L’augurio di un buon lavoro a Gianluca Bufo e a tutti noi”.
Il curriculum di Bufo
Laureato in Ingegneria meccanica all’Università di Padova, 51 anni, il veneziano Bufo dal 2000 entra nell’area Cfo di Eni Divisione Gas&Power, ricoprendo crescenti ruoli di responsabilità, tra cui la pianificazione strategica e il controllo di Gestione. A inizio 2009 si sposta nell’area commerciale, con responsabilità sulla pianificazione del settore. Da fine 2009 è senior vice president operations retail, conseguendo importanti risultati nella digitalizzazione post vendita, nell’incremento della customer satisfaction e nella riduzione del cost to serve degli 8 milioni di clienti gas e luce. Completa l’esperienza professionale in Eni Retail Gas&Power a capo dal 2014 dell’area commerciale Italia in qualità di senior vice president sales.
Nell’ambito del Gruppo Iren, ricopre il ruolo di direttore della Business unit Mercato e amministratore delegato di Iren Mercato (dal luglio 2015) e di direttore Energy management (dal 2023).
La distribuzione delle deleghe
In data odierna, si legge ancora nella nota della società, il Consiglio di amministrazione di Iren ha provveduto alla definizione dell’assetto delle deleghe e dei poteri tra gli Amministratori esecutivi, che ritorna in linea con quello precedente al 7 maggio 2024.
All’amministratore Delegato neo nominato sono attribuite le deleghe per le Business Unit Ambiente, Energia, Mercato e Reti; nonché quelle per le Direzioni: Amministrazione, Finanza ordinaria e Controllo, Affari Legali, Approvvigionamenti, Logistica e Servizi, Tecnologie e Servizi Informativi, Energy Management e Risk Management.
Al presidente esecutivo Del Fabbro sono confermate le deleghe per le Direzioni: Comunicazione e Relazioni Esterne, Internazionalizzazione, Public Affairs e Progetti Strategici, Affari Regolatori, Innovazione, Finanza e Investor relations, Segreteria Societaria e M&A.
Al vicepresidente esecutivo Moris Ferretti sono confermate le deleghe per le Direzioni: Affari Societari, Corporate Social Responsibility e Comitati Territoriali, Internal Audit e Compliance, Personale e Organizzazione.
Quanto guadagnerà Bufo
Il Consiglio di amministrazione ha approvato la modifica delle condizioni economico-contrattuali del rapporto di lavoro dirigenziale a tempo indeterminato già in essere fra la Società e l’ing Bufo, prosegue la nota di Iren, che vengono adeguate in relazione ai nuovi incarichi:
- Retribuzione annua lorda fissa pari a 405.000 euro;
- Retribuzione variabile annua lorda pari, nel valore target, a circa il 35% della Retribuzione Annua Lorda, in relazione al conseguimento degli obiettivi definiti annualmente dal Consiglio di amministrazione.
Detto pacchetto retributivo, è da intendersi integrato con il compenso annuo lordo ex art. 2389, comma 3, cod. civ., in relazione alla funzione di Amministratore Delegato della Società, pari a euro 57.000 deliberato dal Consiglio di Amministrazione il 21 giugno 2022, in conformità ai principi/criteri stabiliti dall’assemblea dei soci svoltasi in pari data. Per il resto, troverà applicazione il principio della omnicomprensività della retribuzione percepita per il rapporto di lavoro come dirigente.
La nomina di Girdinio
Infine, il Consiglio di amministrazione ha nominato la consigliera Paola Girdinio quale nuovo membro del Comitato controllo, rischi e sostenibilità in seguito alle dimissioni di Tiziana Merlino dalla carica di consigliere di amministrazione e di membro del suddetto comitato endoconsiliare. Paola Girdinio è in possesso dei requisiti di indipendenza previsti per l’assunzione di tale ruolo dal Codice di corporate governance, nonché delle competenze in materia di gestione dei rischi, con focus particolare sul cyber risk, conclude la nota di Iren.
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