Italiani in recessione: il governo professa ottimismo. Il premier Giuseppe Conte promette che la seconda parte dell’anno sarà bellissima. E il ministro della Difesa Elisabetta Trenta ricorda a tutti che “l’ottimismo è il sapore della vita”.
Ma come la pensano gli italiani su questa recessione quantomeno tecnica, visto che per due trimestri di seguito (il terzo e il quarto del 2018) l’andamento della nostra economia, il Pil tanto per intenderci, ha avuto un andamento negativo?
Il 54% si dichiara già molto preoccupato e pensa che cambierà i propri comportamenti. Il 26% è inquieto per la recessione ma non ha intenzione di mutare abitudini, mentre solo il 10% non è preoccupato dalla situazione economica.
Recessione e consumi
Come sottolinea il rilevamento di Noto sondaggi per quotidiano.net, volente o nolente questo 54% molto preoccupato dalla recessione si prepara quindi a correre ai ripari. Come? Tagliando i consumi, è ovvio. Ma tale ovvietà si scontra con la speranza del governo giallo-verde che reddito di cittadinanza e quota 100 li sostengano. E il rischio è che invece su questo fronte si racimoli poco o niente.
Italiani al taglio
Ma torniamo al sondaggio sulla recessione: dove taglieranno i loro consumi nei prossimi mesi questi italiani così preoccupati? Prima di tutto nell’abbigliamento: il 59% degli intervistati ha dichiarato che ridurrà le spese in questo campo. Seguono i settori dei viaggi e delle vacanze (34%), e delle cure mediche (30%). Poi troviamo quelli dell’elettronica e degli elettrodomestici (29%), dei mobili per la casa (25%), della ristorazione e delle occasioni ludiche (24%), per finire con l’alimentare (18%).
Il Mio Giornale.net ha solo un obiettivo: fare informazione indipendente e con spirito di servizio. Per aiutare i lettori a capire e scegliere, tenendo i fatti separati dalle opinioni.