Se basta la salute, allora non ci batte nessuno. Secondo la classifica stilata da Bloomberg nel suo Global Health Index, l’Italia è al primo posto su 163 Paesi del mondo. Arriviamo a totalizzare 93,11 punti su 100. E questo grazie ai risultati emersi da una serie di parametri presi in esame dall’indice di Bloomberg. Dalla longevità alla nutrizione, dalla salute mentale ai fattori di rischio, come la pressione sanguigna o i livelli di colesterolo, al servizio sanitario del Paese.
La classifica della salute
Dopo di noi ci sono Islanda (91,21), la Svizzera (90,75) e Singapore (90,23). Sotto i 90 punti seguono Australia (89,24), Spagna (89,19), Giappone (89,15), Svezia (88,92), Israele (88,14) e Lussemburgo (87,87). Francia e Germania sono molto più indietro, rispettivamente al 14° e 16° posto. Il Canada è al 17° e il Regno Unito al 23°. E gli Stati Uniti? per trovarli bisogna arrivare al 34° posto. Sono schiacciati dal problema dell’obesità. Tra gli Stati del Sud arriva al 35% nei più poveri e cioè in Louisiana, Mississippi, Alabama e West Virginia.
Vince la dieta mediterranea
Se oggi un bambino che nasce in Italia ha un’aspettativa di vita oltre gli 80 anni (all’ultimo posto c’è la Sierra Leone con 52), il merito è soprattutto del nostro modo di mangiare. E la dieta mediterranea è l’arma vincente. Fondata su pane, pasta, frutta, verdura, carne, pesce, olio extravergine e un buon bicchiere di vino, ci ha permesso di conquistare valori record nella longevità con 80,3 anni per gli uomini e 85,2 anni per le donne, come ha sottolineato anche la Coldiretti. E di battere Paesi noti per le loro eccellenti aspettative di vita alla nascita, dal Giappone alla Svezia.
Il peso della ricchezza
Certo, al di là del mangiar sano, emerge chiaramente che il rapporto tra reddito procapite e salute è inscindibile. nella classifica di Bloomberg tra i primi 20 Stati classificati solo Cipro e Singapore infatti non fanno parte dei Paesi dell’Ocse. Ma avere un bel conto in banca non basta per essere sani e vivere a lungo, come dimostra questa graduatoria. Può essere determinante solo se i soldi in tasca – che nel nostro caso sono meno di quelli di altri – vanno a braccetto con un’ alimentazione corretta, di qualità, e una buona dose di movimento. Senza dimenticare un sistema sanitario pubblico come quello italiano, che avrà dei difetti, ma funziona. E che dovrebbe migliorare con il recente aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza. Insomma, in tempi di zero virgola, dall’economia alla crescita dei posti di lavoro, godiamoci questo bel risultato.
Il Mio Giornale.net ha solo un obiettivo: fare informazione indipendente e con spirito di servizio. Per aiutare i lettori a capire e scegliere, tenendo i fatti separati dalle opinioni.
