Katia Tarasconi: più che una prima cittadina sembra ormai una direttrice dei lavori. Piacenza infatti è prossima a diventare una città di cantieri. Uno scenario confermato nel tradizionale scambio di auguri di fine anno tra il sindaco e la stampa, con Tarasconi accompagnata dai suoi assessori, “una Giunta di cui sono molto orgogliosa”, ha sottolineato.
Un lungo elenco
Qualcuno dei cantieri è già partito, come quello tanto discusso di piazza Cittadella, anche se da qualche settimana è fermo per problemi tecnici. Sempre nel comparto Nord, “che verrà rimesso a nuovo”, a pochi passi dallo scavo per il parcheggio interrato è stato assegnato l’appalto per le ex scuderie di Maria Luigia, dove si sposterà il mercato coperto di piazza Casali che poi verrà demolito; e a poca distanza, dal lato opposto di palazzo Farnese, non va dimenticato il rifacimento dell’Arena Daturi.
Non basta. E non serve un’opera simbolo da sbandierare. In continuità amministrativa o no con chi l’ha preceduta, Tarasconi ha risposto in sostanza all’accusa di vivere di rendita, elencando altri lavori in corso o vicini alla linea di partenza grazie ai suoi due anni e mezzo di governo della città: “Abbiamo approntato la ristrutturazione di due asili; sciolto il nodo finanziario, abbiamo avviato i lavori nell’ex Manifattura Tabacchi; sta partendo la gara per la riqualificazione dell’ex Berzolla, di cui si parla da anni; mentre la riqualificazione del Polisportivo è un’idea nostra”. Quindi, ha aggiunto la prima cittadina, rispondendo alle altre critiche arrivate dall’opposizione di centrodestra, “mi pare ingeneroso dire che a metà mandato non abbiamo nessuna opera completata”.
Il cantiere politico
Guardando alle tensioni nella sua maggioranza, che sono emerse di recente anche durante la discussione sul Dup, il Documento unico di programmazione, Tarasconi ha gettato un po’ d’acqua sul fuoco e teso la mano alla fronda ambientalista, trasversale a Pd e civiche, che in Aula ha mostrato i muscoli. “È normale che in Consiglio comunale ci siano visioni diverse. Ma dobbiamo sempre cercare un equilibrio tra ambiente e esigenze di crescita della comunità”.
E qui la prima cittadina ha fatto un esempio concreto, per uscire dal politichese: “Decidiamo di voler essere strenui ambientalisti e che a Piacenza non si costruisca più nulla? Bene, cosa succede? Che l’edilizia si ferma e c’è un problema per tutti. Saltano posti di lavoro, e questo significa che perdo anche residenti, con ripercussioni sul sociale, perché non posso più sostenere le spese del welfare, magari a beneficio dei cittadini anziani o dei posti al nido per i bimbi piccoli”. Quindi, “stare insieme in una maggioranza per me vuol dire avere un obiettivo più alto. E per raggiungerlo, ogni tanto si deve fare un passo indietro, a volte tocca a uno, a volte tocca a un altro”.
Il nodo dei nodi
Chiaro il riferimento al Piano urbanistico generale, che dopo diversi rinvii è in discussione nella maggioranza e dovrebbe arrivare in Aula nei prossimi mesi. “Il Pug è complesso, posso comprendere lo slancio emotivo e ideologico sui temi ambientali; ma va trovato un punto d’incontro, visto che la pianificazione urbanistica resterà anche dopo il nostro mandato”, ha detto Tarasconi. Il messaggio è chiaro: tra spinte e resistenze dei diversi stakeholder in campo, sul Pug ruoterà gran parte della vita politica piacentina del prossimo anno. Un nodo da sciogliere fondamentale per il futuro del cantiere Piacenza e della sua direttrice dei lavori.
Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.