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Aumento delle rette nelle Cra dell’Emilia: no dei sindacati piacentini alla Regione

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Aumento delle rette nelle Cra (Casa residenza anziani): no di Cgil, Cisl, Uil. Per i sindacati quella della Regione Emilia-Romagna è una “scelta inaccettabile”. Perché nei servizi socio-sanitari “impatta in misura prevalente, anche se non esclusiva, sulla utenza anziana, quindi più debole; una scelta incoerente con il periodo storico che stiamo vivendo con salari fermi al palo e aumento delle spese. Una scelta inaccettabile presa in modo unilaterale dalla Giunta regionale, alla quale chiediamo un ripensamento”.

Via alla mobilitazione

Con queste considerazioni si apre una nota dei segretari generali di Cgil, Cisl, Uil di Piacenza Ivo Bussacchini, Michele Vaghini e Francesco Bighi. Insieme ai segretari generali dei pensionati Claudio Malacalza, Aldo Baldini e Pasquale Negro, stigmatizzano l’aumento a 4,10 euro al giorno per le Cra; e annunciano “un percorso di mobilitazione sul tema che passerà da un presidio presso la sede della Regione in occasione della riunione del Consiglio regionale prevista per la fine di gennaio, con richiesta di incontro con i capigruppo consiliari”.

Graduare gli importi

“Il nostro obiettivo è ricondurre il tema delle rette alla definizione dei criteri di accreditamento, con una nuova definizione delle rette che assuma l’Isee per graduare (linearmente) gli importi tra gli utenti; con parametri certi per il futuro nel governo della dinamica delle rette e nell’ambito di una definizione trasparente delle tariffe: chiediamo, quindi, un passo indietro rispetto all’aumento”, proseguono Cgil, Cisl, Uil. “Legare le rette alla qualità del servizio offerto e con alla base una revisione dell’accreditamento appare una strada più percorribile rispetto a un aumento tout-court che non risolve i problemi alla radice”.

Le organizzazioni sindacali si oppongono all’aumento deciso dalla Regione e chiedono quantomeno un incremento più contenuto, oltre a nuove regole sull’accreditamento sociosanitario. “Crediamo che un aumento di 123 euro al mese senza nessuna garanzia sul miglioramento del servizio, in un momento di crisi, vada a colpire oltremodo le famiglie e le fasce più deboli”.

I numeri di Piacenza

Poi la nota di Cgil, Cisl e Uil fotografa la situazione delle Cra di Piacenza con oltre 1.300 utenti colpiti dagli aumenti delle rette. Nelle strutture accreditate in convenzione nel Distretto Città di Piacenza sono 406 anziani e 42 disabili; nel Distretto di Levante: 475 anziani e 30 disabili; nel Distretto di Ponente: 331 anziani e 24 disabili.

In più, se nel 2023 il fondo per la non autosufficienza aveva una capienza che superava i 26 milioni di euro (19 garantiti dalla Regione), ed è a questo fondo che i Comuni hanno attinto per calmierare il costo delle rette giornaliere nelle strutture accreditate, ora con la retta aumentata di 4,10 euro al giorno le amministrazioni dovranno reperire nuove risorse per alleggerire il carico alle famiglie.

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