Il caso Perini tiene banco a Piacenza. E si susseguono gli attestati di stima verso l’ex vicesindaco uscito dalla Giunta per far spazio a Gianluca Ceccarelli di Piacenza Oltre. Una decisione politica presa dal sindaco Pd Katia Tarasconi che fa discutere la città. Marco Perini, oltre ad essere il numero due dell’Amministrazione di centrosinistra, aveva deleghe chiave come Bilancio e Personale. E da molti era ritenuto un punto di riferimento e di equilibrio, non solo tecnico, visti i suoi rapporti con il tessuto economico e sociale piacentino.
Alle redazioni giornalistiche intanto sono arrivati una serie di comunicati da partiti e forze politiche cittadine. Dalla maggioranza, quelli di Piacenza Oltre e del Partito democratico. Mentre dall’opposizione, che va a nozze sulla vicenda Perini, sono arrivate le note della Lista civica Barbieri-Liberi e di Fratelli d’Italia, senza dimenticare quella della segreteria provinciale di Forza Italia. Una serie di considerazioni che meritano di essere lette con attenzione.
Piacenza Oltre
«Il tema della presenza di un rappresentante di Piacenza Oltre all’interno della giunta comunale è sempre stato posto dal nostro movimento come un tema di credibilità politica della giunta stessa, e mai come “conditio sine qua non” per il sostegno alla stessa maggioranza, come testimoniato da tutte le problematiche affrontate in questi anni in consiglio, dove non abbiamo mai fatto mancare il nostro sostegno e la nostra leale collaborazione.
Ovviamente spiace che a lasciare la giunta sia una persona di assoluta competenza come il dott. Perini, a cui rinnoviamo il nostro ringraziamento per l’enorme lavoro svolto in questo periodo. Siamo del resto convinti che l’esperienza politica e amministrativa del nuovo assessore non possa che consolidare la continuità di una gestione oculata e impeccabile della macchina e delle finanze comunali.
Rinnoviamo il nostro impegno insieme a tutte le forze di maggioranza per la costruzione di una Piacenza più moderna, efficiente ed accogliente e rivolgiamo a tutta la giunta, e al nuovo assessore, i migliori auguri di buon lavoro».
Partito democratico
«Il gruppo consiliare del Partito Democratico di Piacenza ringrazia Marco Perini per l’impegno profuso in questi due anni di mandato amministrativo nella Giunta Tarasconi. Perini, nel ruolo di vicesindaco e assessore al bilancio e al personale, ha dimostrato una grande passione per la cosa pubblica, mettendo a disposizione della squadra amministrativa la sua esperienza professionale e le spiccate doti di equilibrio e responsabilità. Ha dato così, ancora una volta, con stile, il suo contributo alla comunità piacentina: un vero “uomo squadra” interessato esclusivamente al raggiungimento degli obiettivi prefissati in partenza. Dopo aver contribuito, in passato, da tecnico, al risanamento dei conti pubblici dell’Asp “Città di Piacenza”, nel misurarsi con l’attività amministrativa più diretta, ha mostrato ottime qualità al servizio della nostra realtà locale. A lui il nostro sentito ringraziamento, così come desideriamo esprimere l’augurio di buon lavoro al neo assessore Gianluca Ceccarelli e al neo vicesindaco Matteo Bongiorni».
Civica Barbieri Sindaco – Trespidi con Liberi
«Quello tra Sindaco e Assessore è un rapporto fiduciario ed eventuali rimpasti nella compagine di Giunta, sempre avvenuti, sono nella maggior parte dei casi determinati dal venir meno di tale rapporto, se non per motivi personali. Quella realizzata dal Sindaco di Piacenza, in una domenica di fine estate in Alta Val Tidone, è invece una sostituzione di cattivo gusto, anche nei toni comunicativi, per chi ne è coinvolto, oltre che la dimostrazione di come Katia Tarasconi, che si professava libera dai diktat dei partiti, sia invece pesantemente condizionata dagli equilibri precari della sua maggioranza sempre più raffazzonata.
Dopo aver subìto per due anni gli attacchi più o meno velati della civica Piacenza Oltre, l’ultimo sul fronte Piazza Cittadella, offesa per essere stata estromessa dalla Giunta, il Sindaco ha dovuto cedere alle pressioni del capogruppo Gianluca Ceccarelli, in cerca di poltrona da ben più dei due anni dell’Amministrazione Tarasconi, ma mai finora accontentato.
A farne le spese quello che veniva considerato il fuoriclasse della Giunta, quel Marco Perini che assommava deleghe fondamentali quali bilancio e personale alla significativa carica di Vice Sindaco. Senza “santi in Paradiso” e senza che, almeno a parole del Sindaco, sia venuto meno quel rapporto fiduciario di cui sopra, Marco Perini deve fare mestamente le valigie sacrificato sull’altare delle mire poltroniste di un gruppo che, una volta vistosi chiuso dalla rinuncia alle dimissioni di Paola Gazzolo dalla Presidenza del consiglio, carica su cui puntava, ha messo nel mirino un posto in Giunta: in pratica, qualsiasi poltrona va bene basta che sia comoda.
Ceccarelli, a cui non viene confermata né la delega al personale né la carica di Vice Sindaco del suo predecessore – testimonianza ulteriore della scarsa fiducia di cui gode dalle parti di Palazzo Mercanti – sarà chiamato a gestire il bilancio del Comune di Piacenza, nella delicata condizione di essere la causa della spaccatura dell’unità della Giunta e di avere “beffato” molti altri consiglieri che attendevano, con legittime aspirazioni, un nuovo posto al sole dell’Amministrazione; consiglieri a cui si unisce Francesco Perini, figlio di quel Marco di cui Ceccarelli è causa di defenestrazione.
Da questo triste e misero teatrino di una politica fatta di bilancini, poltrone e veti incrociati, ad uscirne indebolita non è solo l’Amministrazione che, dopo aver creato un pericoloso precedente, sarà d’ora in poi sempre più ostaggio dei mal di pancia di una maggioranza che, come dimostrano i continui distinguo anche sulla pratica di Piazza Cittadella, ha sempre più difficoltà a stare insieme (e infatti ieri al raduno in Alta Val Tidone c’erano solo 10 consiglieri su 20…), ma soprattutto i piacentini dalle cui esigenze questa sinistra è sempre più lontana».
Fratelli d’Italia
«Restiamo esterrefatti nell’apprendere della rimozione del vice Sindaco Perini e, ancor di più, delle motivazioni che hanno condotto ad una tale scelta.
La prima cittadina, sostanzialmente, ha deciso di “fare le scarpe” al suo Vice, non tanto – pare – per eventuali incapacità dello stesso o divergenze di opinioni circa la gestione della cosa pubblica ma, semplicemente, per il mero soddisfacimento degli appetiti politici della lista civica Piacenza Oltre.
Il messaggio che passa è allora non solo di cattivo gusto ma allarmante: il c.d. “rimpasto” viene effettuato non allo scopo di migliorare l’esecutivo e, conseguentemente, la gestione amministrativa della città ma, semplicemente, per rispondere a mire politiche di una lista che ha appoggiato Tarasconi in campagna elettorale.
Dopo soli due anni dall’inizio del mandato e da quando il Sindaco si dichiarava orgogliosa della sua Giunta “ben affiatata” escludendo “ogni possibilità di rimpasto”, assistiamo ad uno dei rimpasti più pesanti della storia politica locale poiché riguarda non solo il vice Sindaco ma anche colui che deteneva le deleghe più importanti, tra cui quella fondamentale del bilancio.
Una scelta strampalata, poco oculata, che indebolisce la Giunta ed il Consiglio Comunale e che sottolinea l’ormai evidente malcontento che serpeggia tra gli amministratori che, solo due anni fa, hanno appoggiato questo Sindaco che – attualmente – appare sempre più sola, attorniata da quel “cerchio magico” che si fa sempre più piccolo.
I casi, dunque, sono due: o la scelta è stata superficiale, dettata solo da appetiti personali, o ragionata, ossia necessaria per garantire “mani libere” sulla delega maggiormente impattante sulle sorti della città, quella del bilancio. E’ logico pensare, infatti, che – forse – chi, soprattutto ultimamente, ha difeso l’Amministrazione anche di fronte all’indifendibile (leggasi Ceccarelli) saprà farsi guidare con maggiore facilità rispetto ad un esperto professionista come l’ex Assessore Perini.
Una cosa è certa: se queste sono le decisioni che l’Amministrazione è in grado di partorire durante i ritiri di Giunta, forse sarebbe meglio che Sindaco ed Assessori restassero a Piacenza, considerando anche la moltitudine di problematiche impellenti da affrontare e risolvere».
Forza Italia
«La segreteria provinciale di Forza Italia ritiene che quanto appreso dagli organi di stampa, in merito all’avvicendamento in giunta comunale tra il Vicesindaco Perini, con deleghe importanti come il bilancio e la gestione del personale, ed il consigliere di Piacenza Oltre Ceccarelli, sia la preoccupante rappresentazione della situazione in cui versano l’amministrazione Tarasconi e la sua maggioranza.
Premesso che l’attribuzione delle deleghe è una prerogativa del Sindaco, la giustificazione esplicitata nel comunicato stampa dice in realtà che il Sindaco attualmente non può di fatto gestire in autonomia le dinamiche della giunta.
Senza nulla togliere alle persone interessate, crediamo che sia inconcepibile dare il benservito al Vicesindaco, neanche a metà mandato, perché si deve fare spazio in giunta ad un componente di una delle liste che avevano sostenuto il sindaco.
Ancora più grottesco è il fatto che pare si sia operata questa scelta specifica perché al posto di Ceccarelli entrerebbe in consiglio il figlio del vice sindaco “epurato”.. Quando la toppa è peggio del buco! Queste decisioni andrebbero prese entrando nel merito della gestione delle deleghe affidate, con l’obiettivo di sostituire chi fa meno bene di altri per correggere il tiro. E invece capiamo che si è operata una scelta totalmente slegata dalle logiche della gestione amministrativa che avevano portato proprio Perini a ricoprire l’incarico, su tutti, di Assessore al Bilancio
Sullo sfondo naturalmente l’imbarazzo del partito democratico che puntava tutto sulla uscita di scena locale della presidente Gazzolo, destinata alla candidatura Regionale, ma che ha preferito restare saldamente al suo posto, l’unico non soggetto ai poteri diretti di nomina del Sindaco e ovviamente le forti critiche che arrivano anche da sinistra sulla realizzazione del parcheggio di piazza cittadella. Appare chiaro che il Sindaco abbia pensato di cementare la sua maggioranza accontentando la componente esclusa e che avrebbe potuto portare ulteriore instabilità. A noi pare che con questa mossa il Sindaco abbia indebolito la sua posizione e l’amministrazione invece di rafforzarle. Un vero e proprio mercato delle deleghe.
Le domande che ci poniamo sono quindi:
- conta di più l’equilibrio politico o una corretta gestione economica della città?
- Gli interessi e la tutela dei cittadini passano attraverso la gestione politica oppure Katia Tarasconi non è più il sindaco di tutti e deve garantire solo la sua sopravvivenza politica?
Chiudiamo con una considerazione : la città di Piacenza ha problemi quotidiani importanti da risolvere, a partire dalla sicurezza dei cittadini, per arrivare al decoro urbano ed alla manutenzione del patrimonio. Ci piacerebbe che l’amministrazione mettesse la stessa determinazione che ha dimostrato per cercare di salvaguardare i propri equilibri anche per, ad esempio, incrementare il passaggio della Polizia Locale nelle zone più critiche della città intervenendo con prontezza e decisione, e per organizzare campagne di sensibilizzazione sull’educazione civica, coinvolgendo le scuole e le associazioni culturali, sportive e ricreative per promuovere il senso civico dei giovani.
Il messaggio che passa con questa scelta è invece fortemente diseducativo».
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