Il Giro d’Italia mette Piacenza in vetrina. La nostra città sarà infatti il punto di partenza della 4ª tappa in calendario martedì 11 maggio. L’annuncio ufficiale è arrivato oggi, con la presentazione del programma della gara ciclistica giunta alla 104ª edizione.
Da Piacenza a Ravenna
Il Giro quest’anno si svolgerà in 21 tappe dall’8 al 30 maggio, con partenza da Torino, per celebrare il 160° anniversario dell’Unità d’Italia, e arrivo a Milano.
Oltre alla Piacenza-Sestola (186 km e dislivello di 1.800 metri, con il primo arrivo in salita), in Emilia-Romagna si svolgeranno altre 3 tappe della gara ciclistica. Mercoledì 12 maggio sarà la volta della Modena-Cattolica (5ª tappa di 171 km); giovedì 20 maggio ecco la “Tappa Bartali”, e cioè la Siena-Bagno di Romagna (12ª tappa di 209 km con 3 Gran premi della montagna e 3.700 metri di dislivello); per finire venerdì 21 maggio con la Ravenna-Verona (13ª tappa di 197 km).
Il Giro di Dante
A Ravenna, in particolare, i temi sportivi incroceranno e valorizzeranno quelli culturali promossi dal territorio, con il grande omaggio a Dante Alighieri nel 700° anniversario della morte, uno dei temi centrali del Giro di quest’anno.
Un passaggio che è sottolineato in regione da due grandi mostre. La prima, appunto a Ravenna, la città dove il sommo poeta è sepolto (“Le Arti al tempo dell’esilio”, nella Chiesa di San Romualdo); e la seconda nella vicina Forlì, dove l’autore della Divina Commedia fu ospite della famiglia Ordelaffi (“Dante. La visione dell’arte”, nei Musei San Domenico), che saranno arricchite da una serie di eventi collaterali.
I grandi del ciclismo
Ma non solo la cultura accompagnerà le tappe emiliano-romagnole. L’approdo della 12ª tappa a Bagno di Romagna sarà l’occasione per ricordare Alfredo Martini, “padre-partigiano del ciclismo italiano” nei 100 anni della nascita. Così come naturalmente un indelebile protagonista della storia di questa corsa, quel Gino Bartali a cui la tappa è dedicata.
Bonaccini: 40 eventi nel 2021
“Siamo terra di sport, come ci viene ormai riconosciuto da più parti”, sottolinea il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. E questo “sia per la capacità ricettiva e organizzativa dimostrata nei grandi eventi realizzati finora; sia per la presenza di impianti, potenziati e ristrutturati negli ultimi anni con importanti investimenti regionali”.
Il ciclismo, e in particolare il Giro d’Italia, prosegue il governatore, qui è di casa. “E ci auguriamo che le tappe sul nostro territorio possano essere particolarmente accoglienti per gli organizzatori e gli atleti, così come saranno sicure dal punto di vista della prevenzione sanitaria”.
La corsa rosa, conclude Bonaccini “è uno dei 40 eventi previsti al momento in Emilia-Romagna nel nostro calendario 2021, che arricchiremo”. Un’agenda fitta “di appuntamenti nazionali e internazionali in tutte le discipline; e questo è un punto d’orgoglio e anche occasione di ripartenza per l’Emilia-Romagna, in un difficile momento di crisi per la pandemia”.
Barbieri e Cavalli: vetrina unica
“La partenza da Piacenza della tappa dell’11 maggio del Giro d’Italia 2021 non può che generare entusiasmo e soddisfazione per un’occasione importante di promozione dell’intero territorio e per il prestigio di un evento di rilevanza internazionale, che appassiona non solo gli amanti delle due ruote ma l’Italia intera”, affermano all’unisono il sindaco Patrizia Barbieri e l’assessore allo Sport Stefano Cavalli.
“Oltre all’aspetto sportivo, da sempre il Giro offre l’opportunità di valorizzare il patrimonio paesaggistico, culturale e artistico dei territori che attraversa, contribuendo a farne conoscere le eccellenze a una platea vastissima”, aggiungono i due amministratori. “Da questo punto di vista per la nostra città si tratta di una vetrina unica, oltre a costituire una significativa e concreta occasione di ripartenza in un momento così difficile per il nostro territorio”.
Infine, Barbieri e Cavalli ringraziano gli organizzatori del Giro “per aver scelto Piacenza”. Senza dimenticare in tal senso anche “la proficua collaborazione con Regione Emilia-Romagna, che ha permesso di raggiungere questa straordinaria opportunità; un appuntamento capace di generare entusiasmo, a cui la città saprà farsi trovare pronta, offrendo quella disponibilità e quell’ospitalità che i piacentini sanno esprimere”.
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