Kobe: sappiamo tutti com’è andata. Lui e la sua piccola Gianna con altre sette persone sono morti in un maledetto incidente nel cielo di Los Angeles. Una tragedia che da giorni i media ripropongono con ricostruzioni e rivelazioni di ogni tipo dai quattro angoli del pianeta.
Qualsiasi sia la verità sulle responsabilità della caduta dell’elicottero, resta il dramma assurdo che ha colpito quest’uomo. Un campione per anni simbolo dei Lakers e idolo assoluto di tanti ragazzi innamorati della pallacanestro. Un fuoriclasse purissimo, un’icona del basket mondiale e non solo Nba. Un campione che sembrava invincibile anche nella sconfitta.
Di Kobe Bryant tutti hanno ricordato tutto: la sua vita in Italia, il suo amore per il nostro Paese, per la sua famiglia, le sue gesta sportive. Tanti hanno scritto fiumi d’inchiostro, tanti hanno montato fior di video. E alcuni hanno trovato le immagini e le parole giuste per ricordarlo com’era.
Quindi, cosa dire ancora di Kobe che non fosse già stato narrato in migliaia di articoli e servizi? Poi ci siamo ricordati di Dear Basketball, un corto d’animazione premiato con l’Oscar che lui ha realizzato con il regista Glen Keane nel 2017. In pochi minuti la sua voce racconta tutto il suo amore per il basket e l’addio a questo sport che era stato tutta la sua vita. Così abbiamo pensato che riproporvelo fosse il modo più bello per darvi ancora qualcosa di Kobe, lasciando a lui l’ultima parola.
https://youtu.be/x3x5C3iNLKo
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