Piazza Cittadella: i 15 alberi si possono abbattere. Il Tribunale di Piacenza ha accolto il reclamo contro l’ordinanza del giudice Antonino Fazio che in base al ricorso ex articolo 700 del Codice di procedura civile, presentato da Legambiente e 11 cittadini, aveva bloccato il taglio delle piante per far posto all’autosilo interrato di Piacenza Parcheggi.
Il reclamo della società del principe siciliano Filippo Lodetti Alliata, appoggiato ad adiuvandum dal Comune di Piacenza, era stato depositato il 9 ottobre scorso. Dopo l’udienza del 28 ottobre, in base alla nuova ordinanza depositata oggi dal collegio composto dal presidente del Tribunale di Piacenza Stefano Brusati, dal giudice relatore Stefano Aldo Tiberti, e dal giudice onorario di pace Paola Bailo, i lavori per la costruzione del parcheggio sotterraneo potranno procedere come previsto dal progetto esecutivo.
Secondo il Tribunale di Piacenza, come si legge nella parte finale della nuova ordinanza, “la mancanza di adeguata descrizione della perdita dei benefici ambientali che derivano dalla presenza della attuale dotazione arborea della piazza, unitamente alla mancata prospettazione di un concreto rischio sanitario, impedisce di apprezzare positivamente il ricorso anche sotto tale profilo”. Pertanto, “il reclamo, nei limiti di cui in motivazione, deve essere accolto, in quanto la domanda cautelare ex art.700 c.p.c. deve essere respinta”.
Nelle ultime settimane della tormentata vicenda, che ha visto in campo anche una nutrita protesta popolare contro la costruzione dell’autosilo, Piacenza Parcheggi aveva comunque provveduto nel cantiere alla demolizione dell’ex autostazione dei bus a cui i 15 alberi di una settantina d’anni facevano corona. E adesso, dopo il decreto di accoglimento del reclamo del Tribunale di Piacenza (clicca qui per leggere l’ordinanza), le piante di piazza Cittadella sembra proprio che abbiano le ore contate.
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