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Juventus: dopo la sberla dell’Ajax, giusto continuare con Allegri?

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Juventus infilzata dai lancieri dell’Ajax in un altro amarissimo addio alla Champions. Che i ragazzi olandesi fossero dei brutti clienti era noto. Soprattutto dopo l’eliminazione del Real Madrid. Ma la squadra di Allegri ci ha messo del suo. E poco contano i dubbi sul rigore negato nel finale o le recriminazioni sugli assenti, da Chiellini a Mandzukic: la sconfitta per 2-1 va stretta ai giovani di Erik Ten Hag.

Come ha ammesso Andrea Agnelli, l’Ajax a Torino ha meritato di passare il turno, punto e basta. Ma su quello che il presidente della Juventus ha detto subito dopo siamo meno d’accordo: avanti con Massimiliano Allegri, che a sua volta ha confermato che resterà in bianconero per tentare l’ennesima scalata alla Champions, dopo le due finali perse nel 2015 e nel 2017 con Barcellona e Real.

È la scelta giusta? Parliamoci chiaro: anche alla luce dello strapotere in Campionato e della conquista della Supercoppa, questa stagione della Juventus è una delusione grande come una casa, che sa di fine di un ciclo. Si partiva per vincere tutto e invece fuori dalla Champions ai quarti (e pure dalla Coppa Italia).

Con un “particolare” che naturalmente fa la differenza in peggio. E cioè l’arrivo in bianconero del marziano CR7 per 100 milioni di euro, acquistato proprio per salire sul tetto d’Europa. Cristiano Ronaldo ce l’ha messa tutta. Ha eliminato praticamente da solo l’Atletico Madrid nel ritorno degli ottavi con una tripletta. E anche ieri sera, reduce da un infortunio recuperato in fretta e furia, non ha mancato l’acuto con il gol del vantaggio juventino. Ma come abbiamo visto non è bastato. E la prossima stagione il 34enne 5 volte pallone d’oro avrà un anno in più.

Se è vero che la classe non ha età, e quindi che CR7 potrà ancora dire la sua (sempre che decida di restare nella Juventus), è il resto che va rivisto. Allegri ha detto che la squadra è giovane. Ma ci sono giovani e giovani, e dipende da come si fanno giocare, come hanno dimostrato i ventenni dell’Ajax che nel secondo tempo di ieri hanno dato ancora una lezione di calcio, sempre in casa d’altri, a Torino come a Madrid.

E allora qualcosa va fatto. Ma non basta pensare alla nuova campagna acquisti, ci vuole il coraggio di cambiare ad un altro livello. Allegri è un ottimo allenatore e la Juventus una grande società. Adesso però sembra giunto il momento di dirsi addio. E forse divisi, per entrambi la Champions non sarà più un traguardo irraggiungibile.

 

 

 

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Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.

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