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Mara Carfagna e il gioco estivo delle Premier

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Mara Carfagna è tornata alla ribalta delle cronache politiche estive. Come mai si torna a parlare a tambur battente dell’ex ministro alle Pari opportunità di Forza Italia? All’avvicinarsi del rinnovo del Parlamento (si dice ad aprile 2018) e nonostante le ferie incombenti, i partiti sono in grande fermento. La domanda è sempre la stessa: chi indicare come prossimo premier? Silvio Berlusconi sa che ben difficilmente potrà candidarsi. E vede la leadership di Salvini come il fumo negli occhi. Con la stessa simpatia vede l’ipotesi di primarie. Ma è convinto che sarà lui a indicare il probabile inquilino di palazzo Chigi. E memore del passato, dopo i clamorosi flop dei suoi candidati Fini e Alfano, ora sta pensando seriamente a una donna.

Mara Carfagna, la più amata di Forza Italia

Tramontata l’ipotesi della figlia Marina, troppo lontana dall’agone politico, Berlusconi ha incaricato la fida Alessandra Ghisleri (Euromedia Research) di sondare gli italiani. Il risultato non si è fatto attendere: la più gettonata è Mara Carfagna. Ma lei, ci mancherebbe, smentisce manovre sul suo nome. E indica altre priorità da manifesto elettorale: “I cittadini pensano a tasse, immigrazione, sicurezza, non a chi porterà la bandiera del centrodestra”. Per ora non trapelano gli altri nomi sondati dalla Ghisleri: Gelmini? Biancofiore? Ravetto? Possiamo escludere Prestigiacomo, Brambilla o Santanché. La prima sembra uscita dalle grazie del Presidente. La Santanché sarebbe troppo grintosa per raccogliere i consensi necessari. L’animalista Brambilla è poco nota al grande pubblico.

Anche Grillo pensa in rosa

Ma il “gioco” non si ferma a Forza Italia. Sembra che Grillo nutra dei dubbi suoi suoi diòscuri, Di Battista e Di Maio. Al primo pare mancare quello stesso “quid” che bruciò Alfano, il secondo sembra non buchi il video. E allora anche Grillo e Casaleggio paiono orientati a rivolgersi a una donna. E chi meglio di lei? Milena Gabanelli, già indicata dai 5 Stelle per il Quirinale, sembra la scelta più indicata. La Gabanelli, all’epoca della sua designazione, si sfilò con una lettera piena di dignità. Ma non è detto che, mutata la situazione, rinunci anche a correre per palazzo Chigi. E le altre 5 Stelle? Con i problemi della Raggi a Roma e le difficoltà dell’Appendino a Torino, per Grillo è meglio lasciar perdere. Anche perché lo statuto del Movimento prevede che l’incarico dev’essere portato a termine. Per cui sarebbero indisponibili anche se fossero delle campionesse della buona amministrazione.

Le mosse di Renzi

E Renzi? I sondaggi dicono che continua a perdere punti sia sui 5 Stelle che sulla destra. Potrebbe giocare la carta Gentiloni? Pare abbia detto che il premier è pari a Letta, entrambi inconcludenti. Di certo Gentiloni non è un oratore appassionato o un trascinatore di folle. E comunque lo statuto Pd impone che il candidato premier sia il segretario del partito. Ma se Renzi volesse competere ad armi pari con Grillo e Berlusconi? Con la maggioranza bulgara che ha ottenuto nel partito, potrebbe imporre chi vuole, modificando lo statuto. Ma che donne ha a disposizione?

Le signore del Pd

Renzi può contare sulla Serracchiani che governa il Friuli-Venezia Giulia. O sulla senatrice di lungo corso Finocchiaro. E guardando al governo, non va dimenticata Madia, ministro della Funzione pubblica. O Pinotti che guida la Difesa. Sarà, ma per noi, se Renzi deve pensare ad una donna premier al posto suo, ha sempre in testa la Boschi. Si renderà conto che oggi, metabolizzata la sconfitta sul referendum che portava il suo nome, restano comunque tutte le polemiche sorte attorno a Banca Etruria? E che la Boschi sarebbe solo un clamoroso autogol?
Insomma, saranno anche indiscrezioni estive o poco più. Ma un fatto è certo: gli italiani, dopo tanti segnali di assenteismo, vanno riportati alle urne. E una o più candidate premier potrebbero dare una bella scossa, aggiungendo interesse e contenuti alla prossima campagna elettorale.

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Massimo Solari è avvocato cassazionista e scrittore. Ha pubblicato diversi volumi sulla storia di Piacenza e alcuni romanzi. Ha tenuto conferenze e convegni sulla storia di Piacenza. Ha collaborato con le riviste Panoramamusei, L'Urtiga, e scrive sul quotidiano Italia Oggi.

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