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Patrizia Barbieri: nella partita elettorale il sindaco gioca l’asso del Klimt

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Patrizia Barbieri (foto Del Papa) e i cartelloni all'esterno della Galleria Ricci Oddi

Patrizia Barbieri: sarà un caso o è stato tutto calcolato? Non è facile rispondere. Comunque sia, nelle ultime ore i suoi avversari non riescono a celare un certo nervosismo. La super mostra della Galleria Ricci Oddi dedicata a Gustav Klimt, da martedì prossimo e fino al 12 giugno, giorno del primo turno delle elezioni comunali, potrebbe diventare uno straordinario spot elettorale per il sindaco uscente di centrodestra. Forse il migliore in assoluto tra quelli in arrivo per spingere i piacentini a votare la sua riconferma, principalmente contro le candidature di Katia Tarasconi, targata Pd, e di Stefano Cugini, alfiere di Alternativa per Piacenza.

Fatti e immobilismo

L’esempio è presto detto. Se dal 12 aprile per due mesi ci sarà la fila di visitatori fuori dalla biglietteria di via San Siro, i fatti parleranno a favore di Patrizia Barbieri, anticipano i suoi fan. Non si potrà dire che questa Amministrazione ha solo progetti ancora sulla carta, dal polo del ferro al nuovo ospedale, che agli occhi degli elettori lasciano il tempo che trovano. Qui c’è sostanza e non immobilismo (l’accusa mossa pure sul parcheggio sotterraneo di piazza Cittadella mai realizzato), aggiungono alcuni esponenti della maggioranza uscente. Così prepariamoci a tormentoni del genere: ecco chi pensa a Piacenza e al suo futuro; chi valorizza le sue risorse artistiche e culturali; chi porta i turisti; chi sostiene la rinascita del centro storico, tanto per citare gli slogan principali che sentiremo nelle prossime settimane.

Obiettivo 100mila

Nessuno per adesso lo dice ad alta voce, ma tra le fila della coalizione di centrodestra che sostiene Patrizia Barbieri (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Liberi), si accarezza anche la speranza di oltrepassare i 100mila visitatori prima del 24 luglio, ultimo giorno della mostra. Una cifra emblematica: è il traguardo raggiunto e superato da altre grandi iniziative degli anni scorsi, come la mostra sul Guercino e la salita al Pordenone in Santa Maria di Campagna.

Evento milionario

D’altra parte i numeri ci sono tutti. La mostra “Klimt. L’uomo, l’artista, il suo mondo” vede oltre un milione di euro di investimenti. Oltre la metà sono arrivati da Arthemisia, la società che organizza l’evento e che punta a radicarsi in città come principale partner culturale di nuove iniziative; mentre il resto è arrivato in gran parte da Regione Emilia-Romagna (250mila euro), Fondazione di Piacenza e Vigevano (170mila) e Comune (85mila).

Le opere esposte del grande artista austriaco saranno 42. Ma tra dipinti, sculture, grafica, manufatti d’arte decorativa di altri autori dell’epoca, si arriverà in totale a più di 160 opere, provenienti da 20 prestigiose raccolte, pubbliche e private. Il tutto con una presentazione in grande stile nei grandi spazi di palazzo XNL, messi a disposizione dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, presente nel Consiglio di amministrazione della Galleria di via San Siro. Con l’ente del presidente Roberto Reggi che come abbiamo visto guida gli altri sponsor, dalla Camera di Commercio a Confindustria, da Crédit Agricole ad Iren, anche nel promuovere e finanziare l’iniziativa.

L’altro tavolo…

La mostra di Klimt insomma è un vero coup de theatre, che irrompe a pieno titolo nella campagna elettorale, e che forse qualcuno finora aveva sottovalutato. Di certo non l’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi, il vero regista di tutta l’operazione. L’ex esponente di Forza Italia, oggi alla guida della principale lista civica a favore di Patrizia Barbieri, sa bene di giocarsi soprattutto qui le sue carte al fianco del sindaco.

Perché, non va dimenticato, c’è una partita in corso anche sul tavolo del centrodestra piacentino. E questa iniziativa potrebbe spostare a favore di Papamarenghi i pesi nella coalizione sostenuta da altri grandi elettori come l’onorevole Tommaso Foti e il professor Massimo Trespidi. Sempre che, naturalmente, la mostra su Klimt mantenga tutte le sue promesse.

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Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.

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