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Comune di Piacenza tra i peggiori in Italia per l’alta spesa energetica, mentre vincono Parma e Reggio…

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Comune di Piacenza: i dati della spesa pubblica per i consumi di energia elettrica, acqua e gas parlano chiaro. L’Amministrazione di palazzo Mercanti è solo 83ª in Italia. Una posizione che la fa sfigurare rispetto ai Comuni di Parma e Reggio Emilia, rispettivamente al 1° e 2° posto nazionale. Due vicini di casa che dimostrano probabilmente una forte attenzione al risparmio energetico, idrico e alle correlate tematiche ambientali.

A dirlo sono i dati dell’ultimo report realizzato per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana (Gari), che ha stilato una classifica dei costi di energia elettrica, acqua e gas sostenuti nel 2020 dai Comuni capoluogo di Provincia per il mantenimento delle loro strutture. Costi e relativi consumi inquadrati in un rating dalla tripla A alla C, e valutati anche attraverso l’algoritmo del Centro studi della Fondazione Gari come “inferiori o uguali” al modello ‘virtuale’ di riferimento per quello specifico territorio.

Bolletta milionaria

E allora vediamo i numeri del report. Da un lato, pensando con un brivido agli aumenti esponenziali dei prezzi dell’energia di questi ultimi mesi. E dall’altro, considerando la gestione di questi capitoli di spesa come un tema di un certo interesse per le elezioni comunali che a Piacenza si avvicinano a grandi passi.

Per i consumi di energia elettrica, acqua e gas di uffici e strutture il Comune di Piacenza ha pagato poco meno di 4,5 milioni di euro (per l’esattezza 4.448.002,82). La spesa per l’energia elettrica ha comportato un esborso per le casse comunali di oltre 930mila euro (rating AA); per l’acqua è stato di oltre 405mila (rating A); mentre per il gas la spesa è stata pesantissima: oltre 3,1 milioni di euro (rating B).

Da Parma a Reggio

Per fare un confronto basta prendere i dati del Comune di Parma da tripla A in tutti i settori. Sempre nel 2020, ha sborsato in complesso circa un milione di euro (992.115,72), il 22% della spesa di Piacenza. L’energia elettrica è costata circa 620mila euro, l’acqua poco più di 156mila, il gas quasi 216mila euro.

E il Comune di Reggio Emilia? Sempre con un rating altissimo (tripla A per acqua e gas e doppia A per l’elettricità) ha avuto costi quasi doppi rispetto a Parma, ma sempre ben inferiori a quelli di Piacenza: in totale Reggio ha speso poco più di 1,7 milioni di euro (1.733.475,01), circa il 40% dei costi sostenuti da Palazzo Mercanti. Di questi, quasi 1,3 milioni sono stati utilizzati per l’elettricità, poco più di 410mila per l’acqua e circa 38mila per il gas.

Maglia nera in regione

Ma anche nel confronto con i costi sostenuti per esempio dalla Regione Emilia-Romagna per i suoi uffici e le sue strutture (rating AA) il Comune di Piacenza esce con le ossa rotte. A Bologna nel 2020 hanno speso in totale meno di 3 milioni di euro (2.932.514,03), di cui quasi 2,4 milioni per l’elettricità, oltre 172mila euro per l’acqua e quasi 400mila euro per il gas. In totale circa il 65% di quanto sborsato da palazzo Mercanti.

Secondo lo studio di Fondazione Gari, meglio di Piacenza hanno fatto poi tutti gli altri Comuni capoluogo dell’Emilia-Romagna. Forlì è all’11° posto della classifica italiana; Modena è in 42ª posizione, seguita da Ferrara (54ª), Ravenna (59ª), Rimini (62ª), Bologna (74ª). E anche guardando ai vicini lombardi, due Comuni su tre hanno bagnato il naso a Piacenza: Lodi è al 33° posto della classifica nazionale e Cremona al 36°; mentre Pavia, 87ª, fa peggio dell’83ª posizione piacentina.

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