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Covid-19: a Caserta si guarisce con il Tocilizumab

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Covid-19: da Caserta arriva la notizia delle prime guarigioni con il Tocilizumab, il farmaco anti-artrite attualmente in fase di sperimentazione. L’annuncio arriva dalla pagina Facebook dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano della città della Campania. Spiega il professor Paolo Maggi, direttore dell’Unità operativa di Malattie infettive del nosocomio di Caserta: “Sono già guariti sei pazienti, di cui cinque dimessi e uno in divezzamento dall’ossigenoterapia. Abbiamo trattato otto pazienti con il nuovo farmaco Tocilizumab”.

L’intuizione di Ascierto

L’utilizzo sperimentale del Tocilizumab per curare i pazienti affetti dal Coronavirus si deve all’intuizione del professor Paolo Ascierto. È il direttore dell’Unità di oncologia dell’Istituto tumori Irccs Fondazione Pascale di Napoli. E per primo ha impiegato il farmaco per l’artrite reumatoide in collaborazione con Vincenzo Montesarchio, infettivologo dell’ospedale Cotugno del capoluogo campano. Così, dopo i primi risultati di rilievo nella cura della polmonite interstiziale causata dal Covid-19 avviata il 7 marzo, l’Aifa ha approvato il protocollo di sperimentazione che è in corso dal 19 marzo su 330 pazienti.

A caccia di Tocilizumab

Sul piatto resta però la difficoltà a reperire il Tocilizumab; anche perché l’Agenzia italiana del farmaco ha comunque permesso il suo utilizzo in tutti gli ospedali che ne avessero fatto richiesta. Da alcuni giorni, la Roche, la casa farmaceutica che lo produce e che si era detta disponibile a donarlo a tutte le strutture sanitarie italiane in cui è utilizzato, non riesce a sostenere la domanda delle nostre regioni, se non per la metà dei 4.000 trattamenti in corso.

Una situazione che oltretutto si fa sempre più complicata per il diffondersi della pandemia in tutto il mondo; un aumento dei casi di Covid-19 che ha provocato una crescita esponenziale della domanda di Tocilizumab. Per il momento la situazione è stata risolta da una donazione della Cina che ha inviato in Italia 3.045 fiale del farmaco attraverso la Croce Rossa, un terzo delle quali sarà messo a disposizione della Lombardia. Ma senza un forte aumento della produzione anche negli stabilimenti extraeuropei della Roche, c’è il rischio che le terapie con il Tocilizumab possano subire un rallentamento.

 

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Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.

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