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Area ex Manifattura tabacchi di Piacenza: perché a 3 mesi dalla posa della prima pietra è tutto fermo?

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Ex Manifattura tabacchi di Piacenza: ricordate? Tre mesi fa, esattamente il 14 marzo, è stata posata la prima pietra del cantiere per la costruzione della nuova scuola nel quartiere Infrangibile. Cerimonia in pompa magna con il sindaco Pd Katia Tarasconi ad inaugurare l’avvio dell’opera. Con lei, il gotha piacentino che governa la città. A prendere la parola, oltre alla prima cittadina, l’onorevole e consigliera comunale, Paola De Micheli, il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, Roberto Reggi, e finanche il direttore generale del Comune, Luca Canessa.

Tutti a lodare, giustamente, il grande risultato ottenuto. E cioè l’aver salvato questo progetto, grazie al trasferimento degli 11 milioni di euro di risorse pubbliche dai fondi Pinqua al Pnnr, con l’entrata diretta del Comune nel Fondo Estia Social Housing. Partecipato da Cassa depositi e prestiti, il Fondo è gestito da Prelios Sgr; a rappresentarla il 14 marzo il top manager Alessandro Busci, che aveva annunciato la partenza del cantiere prima dell’estate anche per i lotti residenziali previsti dall’intervento urbanistico.

Un progetto da 50 milioni

Quello dell’ex Manifattura tabacchi infatti è un progetto polivalente e importante per Piacenza. In sintesi, oltre alla scuola con annessa palestra, sono previsti 143 alloggi di social housing (in affitto per 25 anni a canoni agevolati) e altri 137 da mettere in vendita libera o convenzionata sul mercato immobiliare. Un intervento che interessa complessivamente un’area di circa 58mila metri quadrati e che “cuba oltre 50 milioni di euro”, spiegava una nota di Prelios.

Per quanto riguarda l’edilizia scolastica, alla fine dell’anno scorso l’Amministrazione aveva ben operato, aggiudicando nei tempi previsti i lavori per la costruzione del nuovo polo (6.574.753,07 euro, Iva esclusa) al raggruppamento temporaneo di imprese tra Consorzio Stabile Poliedro (Mandataria) e C.F.C. Società Cooperativa (Mandante).

Quindi ci stava che il 14 marzo scorso il sindaco Tarasconi posasse con soddisfazione la prima pietra della scuola. Così come era lecito aspettarsi che da allora i lavori marciassero a pieno ritmo, tanto da vedere almeno le prime strutture fuori terra dopo tre mesi. Invece niente. Andate a dare un’occhiata: il cantiere è stato allestito con le pannellature di recinzione, ma di altri lavori sostanziali nemmeno l’ombra.

Qualche domanda

Lecito dunque chiedersi innanzitutto perché, se i finanziamenti sono disponibili e i lavori concessionati dal Comune, per la scuola sia tutto fermo. Ma a lasciare perplessi, e qui le domande aumentano, sono i lavori nell’altra area dell’ex Manifattura tabacchi, quella ben più impegnativa dei lotti residenziali, che praticamente non hanno ancora visto la luce.

In questo caso il pallino è nelle mani del Consorzio cooperativo Concopar, che spiegava sempre Prelios “ha già sottoscritto quote del Fondo Estia in relazione all’appalto degli edifici residenziali”. Insomma, qui il problema è imprenditoriale o finanziario? E se le difficoltà fossero confermate, chi potrebbe intervenire, nell’uno o nell’altro ambito, per risolverle?

Intanto il tempo stringe: come sappiamo le opere finanziate con i fondi del Pnnr, a meno di future proroghe a livello europeo, devono essere completate nel 2026, quindi tra due anni. A questo punto, non sarebbe male spiegare ai piacentini cosa sta succedendo nell’area dell’ex Manifattura Tabacchi. Perché perdere un’occasione del genere sarebbe davvero un peccato mortale.

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Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.

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