Fisco amico? Fisco vicino ai cittadini? Niente aria fritta, parliamo di cifre. E cioè del numero di imposte e tasse che si pagano in Italia in rapporto alle entrate dello Stato. Sono 110, una vera selva tributaria. E garantiscono un gettito di 502,621 miliardi di euro. Ma se andiamo a vedere gli introiti generati dalle singole imposte la scoperta è sconcertante.
Fisco: le entrate 2017
L’anno scorso dieci imposte hanno portato nelle casse dell’erario 428,479 miliardi. E cioè l’85,2% del totale delle entrate tributarie, come spiega un report della Cgia di Mestre, che le ha esaminate utilizzando i dati Istat.
- L’Imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) ha prodotto un gettito di 169,873 miliardi, pari al 33,8% del totale.
- L’Imposta sul valore aggiunto (Iva) 108,779 (21,6%).
- Le Imposte sul reddito delle società (Ires) 34,193 (6,8%).
- L’Imposta sugli oli minerali e derivati 26,098 (5,2%).
- L’Imposta regionale sulle attività produttive (Irap) 22,428 (4,5%).
- L’Imposta municipale propria e Tributo servizi indivisibili (Imu e Tasi) 21,522 (4,3%).
- L’Imposta energia elettrica e oneri sistema fonti rinnovabili 14,397 (2,9%).
- L’Addizionale regionale sull’Irpef 11,780 (2,3%).
- L’Imposta sui tabacchi 10,534 (2,1%).
- L’Imposta sul lotto e lotterie 8,875 (1,8%).
Le altre 100 imposte e tasse elencate nel report dalla Cgia hanno generato invece un incasso di 74,142 miliardi, pari al 14,8% del totale del gettito tributario.
Tasse ai raggi x
È vero che in tempo di manovra e di diktat europei non si butta via niente. Ma non varrebbe la pena di esaminare “ai raggi x” questo centinaio di imposte? Magari si troverebbero tasse che rendono così poco da trasformare il loro incasso soltanto in un onere per lo Stato e quindi potrebbero essere eliminate.
Ma c’è di più. Se anche a parità di pressione fiscale si riuscisse a ridurre drasticamente il numero dei tributi, non si darebbe un forte altolà all’evasione, per esempio facilitando i controlli? E nello stesso tempo non si libererebbero energie utili nella Pubblica Amministrazione, riducendo i costi di burocrazia e contenziosi? Altro vantaggio importante: non renderemmo più facile e appetibile investire in Italia?
Flat tax o no, una semplificazione del genere, a costo quasi zero, potrebbe davvero aprire il campo alla riduzione del carico tributario su cittadini e imprese. E potrebbe essere interpretata da Europa e mercati come una decisa inversione di tendenza. Allora sì che una riforma di questa portata giustificherebbe anche un condono per ripartire sul pulito. E forse si potrebbe cominciare a parlare sul serio di Fisco amico e vicino ai cittadini.
Massimo Solari è avvocato cassazionista e scrittore. Ha pubblicato diversi volumi sulla storia di Piacenza e alcuni romanzi. Ha tenuto conferenze e convegni sulla storia di Piacenza. Ha collaborato con le riviste Panoramamusei, L'Urtiga, e scrive sul quotidiano Italia Oggi.