Attualità

Green pass, conto alla rovescia: dal 15 ottobre cosa succederà?

green-pass-conto-alla-rovescia-dal-15-ottobre-cosa-succedera

Green pass: da venerdì 15 ottobre il certificato verde diventa uno strumento indispensabile per accedere al posto di lavoro. Coinvolti circa 23 milioni di addetti: 14,6 milioni di dipendenti di aziende private, 3,2 milioni di dipendenti pubblici e 4,9 milioni di autonomi.

La certificazione spetta ai cittadini di età superiore ai 12 anni che rientrino in una di queste 3 categorie: coloro che hanno ricevuto il vaccino contro il coronavirus; coloro che risultano negativi al test molecolare o antigenico rapido nelle ultime 48 ore; e infine coloro che sono guariti dal Covid 19 negli ultimi sei mesi.

Al contrario il green pass non è obbligatorio per altre 3 categorie: i bambini sotto i 12 anni, esclusi per età dalla campagna vaccinale; i soggetti esenti per motivi di salute dalla vaccinazione sulla base di idonea certificazione medica; i cittadini che hanno ricevuto il vaccino ReiThera (una o due dosi) nell’ambito della sperimentazione Covitar.

I tempi del green pass

Dopo un lungo dibattito che è stato oggetto di grandi polemiche anche tra le stesse forze governative, il decreto-legge sulla certificazione verde è stato approvato all’unanimità dal Consiglio dei Ministri il 17 settembre scorso. La misura sarà attiva dal 15 ottobre fino al 31 dicembre, termine di cessazione dello stato di emergenza. In più, in coincidenza con l’obbligo del green pass, il decreto Brunetta prevede il rientro in presenza per tutti i dipendenti statali che stavano ancora lavorando in smart working da marzo 2020.

Chi deve controllare 

A fare le verifiche può essere direttamente il datore di lavoro (come accade nelle piccole aziende) oppure possono procedere uno o più addetti appositamente designati dallo stesso. Gli esterni che entrano in azienda devono essere muniti di certificato verde: infatti sono soggetti al controllo tutti i lavoratori che prestano attività lavorativa nei luoghi di lavoro sulla base di contratti esterni.

Naturalmente anche l’azienda può essere a sua volta controllata. In questo caso gli accertamenti sono effettuati dal personale ispettivo dell’azienda sanitaria locale e dall’Ispettorato Nazionale del lavoro. Anche le forze di Polizia possono effettuare questi controlli. Il datore che non controlla o non fa controllare il rispetto di queste regole sulla certificazione verde rischia una sanzione da 400 a mille euro. Il lavoratore che accede al lavoro senza green pass, va incontro a una multa da 600 a 1.500 euro.

Green pass a scuola

Il decreto sul green pass coinvolge naturalmente anche il mondo della scuola. Vediamo come. Tutto il personale (professori, tecnici, amministrativi, personale Ata, della mensa e anche i genitori) deve essere in possesso del green pass per poter accedere nei locali scolastici. Gli unici esenti da questa norma sono gli alunni. Per l’università valgono le stesse regole della scuola, ma in questo caso devono avere il green pass anche gli studenti. L’obbligo del certificato verde per l’accesso a scuole e università resta sempre in vigore fino al 31 dicembre.

+ posts

Ferdinando Bergamaschi è un imprenditore piacentino del settore agricolo. Ha un percorso di studi classici, ama la scrittura e gli studi storici. Ha scritto e pubblicato due libri di carattere storico. Ha tenuto alcune conferenze: la presentazione del libro “Cattolici fra europeismo e populismo”, di cui è autore della postfazione, presso la Camera dei Deputati nel 2019; due conferenze tenute a Verona sul tema “sovranismo-globalismo”; una conferenza su Aleksandr Solzenicyn presso la sede dei Liberali di Piacenza.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.