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Le inseparabili: il romanzo inedito di Simone de Beauvoir, tra amicizia e femminismo

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Le inseparabili: a 34 anni dalla scomparsa di Simone de Beauvoir, il 22 ottobre esce anche in Italia il suo romanzo inedito scritto nel 1954. Il libro racconta l’amicizia tra Simone e la scrittrice Elisabeth Lacoin, detta Zara. Un romanzo che non è mai stato pubblicato dalla de Beauvoir probabilmente per il giudizio negativo del suo compagno, il filosofo Jean-Paul Sartre, che potrebbe averla spinta ad abbandonare il progetto.

A scoprire Le inseparabili negli archivi della scrittrice e filosofa francese, poco dopo la sua morte avvenuta nel 1986 a 78 anni, è stata la figlia adottiva Sylvie Le Bon de Beauvoir. E adesso la Le Bon ha deciso di pubblicare questo manoscritto, illuminando così una relazione fondamentale che ha modellato la crescita e le opinioni di Simone su diseguaglianza di genere e sessismo.

Storia di donne

Le inseparabili (tradotto da Isabella Mattazzi per Ponte alle Grazie editore), come riporta anche il Post, è il racconto autobiografico di un’amicizia “appassionata e tragica” tra Sylvie (Simone), la voce narrante del romanzo, e Andrée (Zara). Entrambe bambine intelligenti e ribelli, s’incontrano tra i banchi di scuola a 9 anni. La storia si snoda dalla loro infanzia, durante la Prima guerra mondiale, fino alla tragica scomparsa di Zara a soli 21 anni, nel 1929. Le due ragazze nel romanzo diventano inseparabili, nonostante le ostilità della famiglia di Andrée, un clan ultra cattolico e rigidissimo. Ma mentre Sylvie riesce ad emergere e a liberarsi delle oppressioni dalla società borghese di allora, Andrée non è altrettanto fortunata.

Il romanzo così mette in luce le loro fragilità, la loro sensibilità, che finalmente dopo tanti anni in molti potranno scoprire. Una storia, quella di Sylvie e Andrée, che forse è resa ancora più commovente dal momento storico che stiamo vivendo. A causa della pandemia e delle restrizioni alla nostra libertà, i rapporti con gli altri non sono come ci aspettiamo, ma nello stesso tempo mettono in luce la forza di una vera amicizia.

Simone e l’emancipazione femminile

Le inseparabili è anche una denuncia nei confronti di una società ipocrita e bigotta. Andrée rappresenta la figura intellettuale femminile “uccisa” dalle convenzioni di una famiglia alto borghese. E sebbene la protagonista Sylvie tenda nel racconto ad annullarsi nell’amica, emerge chiaramente il percorso divergente della narratrice che le permetterà, non solo di salvarsi, ma anche di diventare una figura fondamentale nella storia dell’emancipazione femminile del Novecento.

Nei suoi scritti Simone de Beauvoir si è concentrata infatti su quello che è il ruolo della donna all’interno della società; ruolo che la vede subordinata all’uomo, inferiore in ogni suo aspetto. L’intento dell’autrice de Il secondo sesso (1949) è quello di mostrare alle donne la brutale e palese realtà della loro condizione. Di far loro capire l’importanza di una società in cui la donna sia libera di essere molto di più. Non solo madre e moglie, ma un essere umano dotato di quella indipendenza e di quella libertà di scelta insita nel sesso maschile.

Simone, «quando ha scritto questo libro nel 1954 aveva già raffinato il suo talento di scrittrice», ha dichiarato la Le Bon a proposito di Le inseparabili. «Mia madre ha distrutto alcune opere di cui non era soddisfatta; questa invece ha preferito conservarla. E a proposito delle sue carte, mi disse: “Farai ciò che ritieni giusto”», ha concluso la figlia, che ha in programma nei prossimi anni di pubblicare ulteriori inediti della de Beauvoir.

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Caterina Pagani è laureata in Scienze della Natura e dell’Ambiente all’Università di Parma. Pur avendo un percorso di studi scientifico, ha sempre amato la letteratura.
Studia il pianoforte ed è appassionata anche di cinema e viaggi. Ha gestito un caffè letterario collaborando con artisti emiliani, lombardi e provenienti da altre regioni d’Italia. Da quasi un anno ha aperto un blog personale, il Barile dello Zucchero, dove scrive articoli sugli argomenti che le piacciono e diari di bordo dei suoi viaggi.

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