Piacenza

Fiorenzuola: Rossini (5 Stelle) all’attacco del sindaco Gandolfi su ospedale e logistica alla Barabasca

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La sede del Comune di Fiorenzuola d'Arda e, nel riquadro, il consigliere comunale dei 5 Stelle, Elena Rossini

Elena Rossini è un fiume in piena contro le carenze dell’ospedale di Fiorenzuola e il nuovo insediamento logistico previsto alla Barabasca. E su questi temi, la consigliera comunale dei 5 Stelle, che di mestiere fa l’architetto, mette nel mirino il sindaco Romeo Gandolfi e la sua Giunta di centrodestra.

Un chiaro segnale di come nel capoluogo della Val d’Arda sia già iniziata la campagna elettorale che la prossima primavera porterà al rinnovo dell’Amministrazione comunale. Ma Rossini assicura: “Guardi, sarà anche così, ma su queste vicende il sindaco Gandolfi e la sua Giunta devono comunque fare chiarezza. Lo dico a tutela di tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro opinione politica, perché a Fiorenzuola questo non sta succedendo”.

Architetto Rossini, partiamo dall’ospedale, cosa c’è che non va?
“Il primo problema è quello del Pronto Soccorso. Ci hanno raccontato che è stato riaperto, invece non è così”.

Perché?
“A Fiorenzuola oggi abbiamo solo un Punto di primo intervento prolungato sulle 24 ore. I posti letto per la cosiddetta Obi, l’Osservazione breve intensiva, alla base di qualsiasi Pronto Soccorso, non sono stati riattivati da quando, il 7 settembre scorso, è stata annunciata la riapertura del reparto. Oltre a questo, per tante diagnostiche i pazienti vengono accompagnati all’ospedale di Piacenza e poi riportati a Fiorenzuola”.

E il sindaco Gandolfi cosa c’entra?
“È il primo responsabile della salute dei suoi cittadini; incalzato in Consiglio comunale da una nostra interrogazione, si è limitato a leggere una lettera scritta al direttore generale dell’Ausl, l’ingegner Luca Baldino, e inviata a fine agosto, in cui sollecitava la riapertura del reparto. Ma sul livello operativo del Pronto Soccorso e su come abbia intenzione di intervenire, non ha detto nulla. Invece dovrebbe farlo. E al di là delle parole, agire concretamente per sanare questa situazione che danneggia tutti gli abitanti di Fiorenzuola e della Val d’Arda. Una situazione che fa il paio con quanto avviene al Cup, il Centro prenotazioni per esami e prestazioni specialistiche”.

Ci spieghi…   
“Covid o no, e speriamo che la situazione non peggiori, i ritardi e i disservizi sono sotto gli occhi di tutti. I pazienti devono aspettare anche dei mesi per le visite specialistiche o per fare gli esami prescritti, spostandosi in altri ospedali della provincia; oppure in centri privati come per esempio la Casa di cura Piacenza che mi dicono stia lavorando a pieno regime. Senza dimenticare che magari per le stesse prenotazioni a pagamento i tempi magicamente si accorciano. Anche in questo caso, proprio alla vostra testata, il sindaco Gandolfi aveva dichiarato un mese fa che si sarebbe attivato con l’Ausl e la Regione per ottenere la soluzione di questi disservizi; ma poi non si è saputo più niente. E tutto continua come prima, comprese le passerelle, come quella del ministro Speranza e del Governatore Bonaccini la scorsa settimana, che vengono qui a promettere nuovi investimenti di cui però non si vedono i risultati. Speriamo che il sindaco ci relazioni al più presto sulle sue mosse, perché così non si può andare avanti. E lo dico mettendomi in gioco in prima persona”.

Cioè?
“Su questi temi non si può ragionare in termini di maggioranza e opposizione: do tutta la mia disponibilità, e penso di poterlo affermare anche per gli altri consiglieri di minoranza, per lavorare insieme all’Amministrazione per risolvere questi problemi del nostro ospedale, come abbiamo fatto nel giugno scorso, votando all’unanimità la risoluzione per la riapertura del Pronto Soccorso”.

Passiamo all’altro tema caldo e cioè la logistica alla Barabasca: lei è entrata nell’omonimo e neonato Comitato contro questo insediamento come altri esponenti dell’opposizione, vedi il consigliere comunale Nando Mainardi di Sinistra per Fiorenzuola, o l’ex assessore all’Urbanistica Carla Danani. Un Comitato che ad alcuni ha fatto storcere il naso perché sembra motivato solo da scopi elettorali…
“Io rispondo delle mie scelte. Sono entrata nel Comitato Barabasca perché non condivido la decisione dell’Amministrazione Gandolfi. Le dimensioni dell’insediamento previsto sono di un impatto sconcertante, con uno dei due capannoni che avrà un altezza superiore ai 40 metri su un fronte di 160; mentre l’altro, alto 15 metri si svilupperà lungo altri 200. Per non parlare dell’aumento del traffico pesante, 300 tir al giorno sulla Provinciale 462, e dei problemi climatici che potrebbe generare questo insediamento legato alla refrigerazione alimentare, con un aumento della temperatura nella zona circostante. Ce ne sarebbe già abbastanza, ma ci sono anche altri aspetti che non convincono”.

Quali?
“Sindaco e Giunta hanno trattato con l’intermediario che ha progettato l’intervento (2K Engineering) e non con l’azienda che si insedierà per ora nella struttura alta 41 metri, la multinazionale olandese NewCold; nulla si sa invece di chi arriverà nell’altro insediamento. E anche sui nuovi posti di lavoro ci sono molti dubbi: l’impressione è che si tratti di attività di basso profilo, che al massimo potrebbero coinvolgere un centinaio di lavoratori; in gran parte con la mediazione di cooperative in appalto, la tipica situazione che si verifica nel settore della logistica e che sappiamo provoca diversi problemi sindacali e sul piano della legalità”.

Arrivati a questo punto, ci sono alternative?
“Credo che il sindaco e la Giunta si possano ancora fermare per chiedersi se questa è la scelta giusta per lo sviluppo di Fiorenzuola. Ne parleremo anche il 24 ottobre alle 15 in un incontro organizzato sulla pagina Facebook del Comitato. Personalmente penso che alla Barabasca andrebbero indirizzate aziende produttive e non di logistica. E andrebbe favorito il loro insediamento soprattutto in quest’area così vantaggiosa, invece di sparpagliarne altre all’esterno della tangenziale sud, come è stato fatto solo sulla base delle richieste dei privati”.

Quindi, architetto Rossini, per lei manca una visione non solo produttiva ma anche urbanistica dello sviluppo del territorio comunale?
“Direi proprio di sì; e questo è stato uno dei difetti peggiori tra quelli messi in luce da questa Amministrazione”.

Un’ultima domanda: ha già deciso se si ricandiderà? Anche a Fiorenzuola si parla di una lista di centrosinistra che veda insieme 5 Stelle e Pd…
“Di queste cose per ora preferisco non parlare; concentriamoci su ospedale e Barabasca, che sono al centro degli interessi della cittadinanza”.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.

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