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Nadia Toffa: adesso lasciamola in pace

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Nadia Toffa sta meglio e questa è la cosa più importante. “Volevo ringraziare tutti quelli che mi sono stati vicino… ho preso una bella botta, ma tengo duro. Adesso parlo con i medici e cerchiamo di risolvere questa scocciatura. Stasera le Iene me le guardo da questo lettino, e vediamo che combinano senza di me… Torno presto”. La giornalista ha pubblicato questo messaggio sul profilo Facebook delle Iene. Nadia, che ha accusato un problema di natura cerebrale, adesso si trova nel reparto di Neurorianimazione al San Raffaele di Milano, dove è arrivata in elicottero da Trieste dopo il ricovero nella città giuliana a causa di un grave malore.

Nadia, sempre in prima linea

La 38enne bresciana è una giornalista scomoda e discussa. Così come la trasmissione di Italia1 dove lavora da anni e dov’è arrivata alla conduzione. Le Iene e Nadia hanno molti meriti. Con le loro inchieste e i loro servizi hanno sollevato problemi, smascherato truffatori e fatto scoop. Hanno generato infinite discussioni e qualche volta hanno anche toppato. Sì, perché i giornalisti possono sbagliare e sbagliano. E le polemiche sui loro errori veri o presunti hanno sempre code polemiche molto velenose, per non parlare di querele e aule di tribunale. L’ultima polemica sulle Iene per esempio è legata proprio a un servizio di Toffa sugli esperimenti che si compiono nel laboratorio situato nelle viscere del Gran Sasso.

Il mondo degli imbecilli

Ma un conto è criticare apertamente o arrivare a uno scontro frontale con qualcuno che può rispondere e difendersi. Un conto è dare addosso a chi come Nadia si trova nel letto di un ospedale. Certo, con #Forza Nadia centinaia di migliaia di persone si sono strette attorno a lei e al suo dramma, spendendo parole affettuose e di stima, a partire dai colleghi della sua trasmissione. Ma i detrattori non sono rimasti in silenzio. E hanno dato il peggio sui social, da Twitter a Facebook. Insulti di tutti i tipi, insinuazioni volgari. Addirittura qualcuno ha avuto la bella idea di entrare in Wikipedia e di modificare la pagina a lei dedicata dandola già per morta. Oppure di creare pagine dal nome “Rip Nadia Toffa” o “Addio Nadia Toffa”, subito segnalate e rimosse. Qui non è questione di essere buonisti a tutti i costi: questi imbecilli saranno anche una minoranza, ma uno è sempre di troppo.

Senza retorica

Diciamo la verità, anche noi a volte siamo rimasti perplessi da alcuni dei servizi di Nadia e delle Iene in generale. Senza mancare d’altro canto di citarli ed elogiarli quando hanno centrato il bersaglio. Magari quello di Nadia e delle Iene non è il giornalismo che apprezziamo di più. Ma in questo momento i riflettori su di lei vanno spenti e va lasciata tranquilla. E senza retorica e senza accodarci alla lunga lista dei nuovi amici, le auguriamo ogni bene.

 

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Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.

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