L’Ausl di Piacenza fa marcia indietro e prova a chiudere il caso del dottor Alessandro Esposito. Il noto cardiologo infatti da domani tornerà in forza all’Ospedale di Fiorenzuola.
Il caso del dottor Esposito era scoppiato nel maggio scorso, quando il medico del nosocomio della Val d’Arda era stato trasferito contro la sua volontà dalla Cardiologia di Fiorenzuola a quella riabilitativa della Val Tidone, in pratica dall’altra parte della provincia di Piacenza. Una scelta che all’epoca aveva destato più di una perplessità ed era parsa dal sapore punitivo. Il medico infatti aveva impugnato poco tempo prima un procedimento disciplinare emesso nei suoi confronti da parte dall’Azienda sanitaria davanti alla magistratura civile.
Sulla vicenda era intervenuto con una lettera ufficiale Carmelo Carcasio, Coordinatore COBAS Pubblico Impiego Sanità Emilia-Romagna. Il dirigente sindacale l’aveva indirizzata ai vertici dell’Azienda sanitaria piacentina, al sindaco di Fiorenzuola Romeo Gandolfi, al presidente della Regione Stefano Bonaccini e ai gruppi assembleari dell’Emilia-Romagna, chiedendo chiarimenti sull’improvviso spostamento del dottor Esposito. Un trasferimento che di fatto indeboliva il servizio di cardiologia dell’Ospedale di Fiorenzuola.
Oggi, a poco più di tre mesi dal trasferimento forzato, arriva la retromarcia dell’Ausl. “L’Azienda sanitaria piacentina ha fatto un passo indietro”, afferma Carcasio. “Il dottor Esposito, informato da una lettera raccomandata, prenderà servizio domani 1° settembre. Questo, tuttavia, non chiude la vicenda, che prosegue in tribunale, al quale il medico si era rivolto per l’ingiusto trasferimento”.
Interpellato sulla vicenda, l’apprezzato cardiologo, che dopo l’allontanamento forzato aveva ricevuto tantissimi attestati di stima attraverso i social, non nega la sua soddisfazione per il ritorno all’Ospedale di Fiorenzuola. Ma preferisce non rilasciare dichiarazioni, mantenendo l’assoluto riserbo che l’ha contraddistinto in questi mesi.
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Un signore, oltre che un valido medico. Non c’è che dire: il contrasto con l’attuale direzione generale AUSL, recentemente riconfermata alla grande con l’unanimità dei voti (inclusi quelli del centrodestra), è stridente.