Economia

Bollette telefoniche: compagnie sotto accusa, aggirata la fatturazione mensile

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Bollette telefoniche: non ci voleva un genio per prevederlo. E infatti è successo. Le compagnie, sanzionate e costrette ad abbandonare la fatturazione a 28 giorni per quella mensile, non hanno fatto una piega. E adesso hanno iniziato ad informare i clienti che si adegueranno al nuovo regime – Tim e Vodafone per prime – ma senza cambiare null’altro. In tal modo, che le fatture siano 13 o 12 all’anno, il costo complessivo per l’utente resta lo stesso. Così le compagnie continueranno a incamerare, come se niente fosse, l’aumento dell’8,6% annuo delle tariffe, generato dalla fatturazione a 28 giorni dichiarata illegittima. Totale: 1,2 miliardi di euro in più che resteranno a carico dei clienti.

Bollette: l’ira dei consumatori

Il Codacons è partito in quarta. E con un esposto per adesso contro Tim e Vodafone, presentato anche in 104 procure, l’associazione ha chiesto l’intervento di Antitrust e Agcom. Per il Codacons, le compagnie sono “colpevoli di aver aumentato quasi contemporaneamente e nella identica misura le tariffe praticate ai propri clienti. Di fatto annullando del tutto i vantaggi determinati dallo stop alle bollette ogni 28 giorni”. Un comportamento che “sembrerebbe doversi considerare una strategia collusiva improntata a un’imposizione unilaterale di vantaggiose condizioni contrattuali in danno dei consumatori. Idonea a privare questi ultimi di qualsivoglia alternativa per la garanzia dei propri interessi”. Sulla stessa linea anche l’Adico e l’Unione Consumatori.

Bollette: si muove il Pd

A parlare di cartello tra le compagnie telefoniche è anche il Partito democratico. A sua volta, ha presentato un esposto ad Antitrust e Agcom per “smascherare i nuovi aumenti delle tariffe”. Portabandiera dell’iniziativa è Alessia Morani, che si era battuta per l’inserimento della fatturazione mensile nel decreto fiscale 148/2017 (poi convertito nella legge 172/2017). Norma che adesso nelle comunicazioni inviate ai clienti viene utilizzata dalle compagnie per spiegare l’operazione. Ma la realtà è un’altra: “Stanno continuando a fare cartello tra di loro per provare a giustificare un incredibile aumento delle tariffe dell’8,6% che avevano mascherato con il trucchetto delle fatture a 4 settimane”, ha scritto Morani su Facebook. “Si sono accordate e stanno attuando le medesime modalità. Così che è praticamente impossibile per l’utente sfuggire all’aumento della tariffazione”.

Bollette: i tempi delle compagnie

In attesa delle risposte di Antitrust ed Agcom, Tim sarà la prima ad adeguarsi alle 12 bollette. Per la telefonia mobile la nuova fatturazione partirà dal 5 marzo (1° aprile per la telefonia fissa). Vodafone inizierà con i clienti dei cellulari il 25 marzo (5 aprile per il fisso). Fastweb invece partirà il 5 aprile, termine ultimo previsto dalla legge, mentre Windtre non ha ancora annunciato il suo calendario.

 

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