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Trenord: una tragedia assurda su cui riflettere fino in fondo

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Trenord: tragedia annunciata o fatalità? Si poteva evitare? Prima di tutto il pensiero va alle persone che hanno perso la vita e ai feriti coinvolti nel disastro ferroviario alle porte di Milano di questa mattina. E poi un grazie a coloro che stanno facendo tutto il possibile per dare soccorso.

Trenord: non solo cronaca

Ma quello che è successo va al di là della cronaca tragica di queste ore e delle responsabilità che accerterà la magistratura. È un segnale allarmante sulla fragilità e sulle condizioni delle nostre infrastrutture. Quello che è accaduto sulla soglia della città più europea del Paese deve far riflettere ognuno di noi, ma soprattutto la politica. Chi è nella stanza dei bottoni deve garantire la qualità della vita dei cittadini, che prima di tutto non possono perderla in questo modo.

I conti con la realtà

L’Italia è un Paese che ha bisogno di più attenzione, più cura, più rispetto. Questo è il grido che arriva dalle vittime dell’assurda tragedia di Trenord. Questa è la realtà. Qui non è questione di essere di destra, di sinistra o di centro. Vanno stabilite delle priorità indiscutibili, che guardino prima di tutto alla messa in sicurezza del Paese. E non solo con un piano per investire meglio e di più in una manutenzione seria e competente delle sue infrastrutture prima di pensarne di nuove.

Viviamo in un territorio sempre più sismico: quanto e come si investe per la messa in sicurezza delle scuole e degli altri edifici pubblici? E non è solo questione di dove si mettono i soldi delle nostre tasse. Vogliamo parlare di sicurezza sui posti di lavoro, dove si continua a morire? E di sicurezza stradale, dove non si è riusciti nemmeno a colpire con durezza gli automobilisti che perennemente distratti dal cellulare, sono la prima causa di incidenti spesso mortali? Sono solo tre esempi di una lunga lista con cui dobbiamo fare i conti.

Qualcosa di meglio

Un Paese serio per prima cosa ha cura dei suoi cittadini e del suo territorio, e non può continuare a consentire queste cose. Adesso sentiremo fiumi di dichiarazioni, di polemiche, di scambi di accuse. E per qualche giorno il disastro di Trenord terrà banco nell’infuriare della campagna elettorale. Ma non lasciamolo finire nel dimenticatoio. E non solo per le persone che hanno perso la vita in tragedie assurde come questa. Per tutti noi, per il nostro futuro, che merita qualcosa di meglio.

 

 

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Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.

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