Francesco Alberoni si è spento ieri a Milano. Aveva 93 anni. Piacentino doc, legato alla sua terra senza riserve, era nato a Borgonovo il 31 dicembre del 1929. Prima studente al Liceo Respighi di Piacenza, poi si laurea in medicina all’Università di Pavia. Da lì parte una carriera fulminante, che lo porta a diventare un sociologo di fama internazionale, docente e rettore universitario a Trento e Milano; autore di bestseller ed editorialista di punta del Corriere della sera e Il Giornale.
Lo stato nascente
Tra i suoi tanti lavori, va ricordato in particolare un libro straordinario, “Movimento e istituzione”, studiato all’università da generazioni. In questo grande classico della sociologia, Alberoni elabora la teoria dello stato nascente. Quello stato emozionale che crea una nuova storia a diversi livelli, dal piano collettivo al rapporto di coppia. Una storia che evolve, diventa movimento, porta a una rivoluzione, e poi si consolida. Nel macrocosmo collettivo quindi si fa istituzione, per esempio con la nascita di una nuova chiesa, di un partito politico o di una nazione; così come, nel microcosmo delle relazioni interpersonali, dall’innamoramento porta al matrimonio. Un tema, quello dell’amore, caro ad Alberoni che negli anni ha sviluppato come nessun altro saggista.
Grande divulgatore
Al di là dei tanti titoli accademici e degli innumerevoli ruoli pubblici che ha rivestito, Alberoni è stato soprattutto un grande divulgatore; da alcuni definito addirittura il sociologo pop, capace di spiegare con parole semplici fenomeni complessi. Noi, nel nostro piccolo, ne abbiamo avuto la riprova in un’intervista dedicata al mondo femminile che ci aveva concesso qualche tempo fa e che vi riproponiamo integralmente (clicca anche qui per leggerla).
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Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.