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Caso Fantini: il settembre nero dell’assessore all’Urbanistica di Piacenza

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Adriana Fantini: le ultime cronache di Piacenza continuano a vederla in primo piano. E si può dire che il suo non sia un periodo facile. L’assessore all’Urbanistica della Giunta Tarasconi non più tardi di ieri è stata attaccata duramente in Consiglio comunale da Luigi Rabuffi, esponente di Alternativa per Piacenza. Lo storico consigliere della sinistra piacentina è intervenuto in Aula sui discussi accordi operativi (piani di lottizzazione), al vaglio dell’Amministrazione. “Anche recentemente sono stati sostenuti dal nostro assessore Fantini con un’incredibile convinzione, potrei dire da ultras della cementificazione”, ha affermato l’esponente di ApP.

Fin qui l’accusa è generica. Ma poi Rabuffi con la massima calma affonda il colpo. “Per onestà e correttezza, penso, e lo dico seriamente, che il nostro assessore Fantini potrebbe essere stipendiata dai promotori di queste iniziative di cementificazione anziché dai cittadini di Piacenza; perché non perde proprio l’occasione per enfatizzare in positivo ogni proposta di cementificazione”. Per il consigliere “non è giusto”, ricordando che nel suo ruolo, libera di pensarla come vuole, l’assessore Fantini però “dovrebbe rappresentare tutti i cittadini di Piacenza, non solo quelli che propongono cementificazione e supermercati”.

Le repliche

Apriti cielo? Nemmeno per sogno. L’assessore Fantini, che di mestiere fa l’architetto ed è ben nota in città per essere stata docente al Politecnico e vicepresidente del suo ordine professionale, non ha preso la parola. Nessuna replica alle pesanti considerazioni di Rabuffi, che di lavoro invece fa il comandante della Polizia Provinciale.

L’Aula? Dapprima attonita. E solo dopo qualche intervento su altre questioni, hanno preso la parola i consiglieri della maggioranza di centrosinistra Luca Dallanegra (Lista Tarasconi) e Andrea Fossati (capogruppo Pd), ricordando il lavoro di Fantini e censurando le affermazioni del collega di ApP; alle loro condanne si sono aggiunte quelle di Filiberto Putzu (Liberali) e Stefano Perrucci (Pd). Per finire con il sindaco Katia Tarasconi che ha rincarato la dose. “Non vale tutto, nella vita e in politica, per quel che mi riguarda. Consigliere Rabuffi, mi scuso se l’ho capito male, ma se così non fosse, l’intervento che oggi lei ha fatto era inqualificabile”, ha affermato la prima cittadina senza aggiungere altro.

Momento complicato…

Il caso di ieri, al di là del fatto che possa proseguire per vie legali con una querela di Fantini a Rabuffi, o si limiti all’agone delle dure polemiche politiche, è un altro tassello di un settembre iniziato in salita per l’assessore all’Urbanistica. Fantini solo qualche giorno fa si è vista depotenziare le sue deleghe. Per decisione del sindaco quella alla Viabilità è passata da lei all’assessore Matteo Bongiorni (Lavori pubblici) e la stessa prima cittadina si è ripresa la delega sulla Cabina di regia del Pnrr.

Una situazione giustificata a palazzo Mercanti anche per il grande carico di lavoro che Fantini ha sulle spalle, soprattutto per la stesura del Pug (Piano urbanistico generale). Ma che di fatto significa una perdita di potere. Fantini non è comunque una mosca bianca in Giunta. Infatti ha lasciato il segno anche la decisione del sindaco di togliere il Marketing territoriale all’assessore Christian Fiazza (Cultura) per affidarlo al collega Simone Fornasari (Commercio). E per i commenti più sibillini che arrivano da palazzo Mercanti, queste decisioni sarebbero la punta dell’iceberg di una situazione non proprio tranquilla in giunta e maggioranza, che l’attacco di Rabuffi, oltre ad aizzare l’opinione pubblica, avrebbe tentato di alimentare ancor di più.

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Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.

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1 commento

  1. Non trovo niente di inopportuno nell intervento di Rabuffi, le reazioni sanno molto di code di paglia; quello che si teme fra l’ordinary people è che dietro questo fiorire di supermercati e affini ci siano investimenti obbligati

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