Economia

Consorzio di Bonifica: i primi nomi per il dopo Zermani e il no alle elezioni telematiche

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La sede del Consorzio di Bonifica di Piacenza

Consorzio di Bonifica: a Piacenza è iniziata la partita del dopo Zermani. E già al fischio d’inizio ufficiale, e cioè al Consiglio di Amministrazione del 21 settembre scorso, si sono chiariti alcuni punti di questa complessa procedura politica e amministrativa. Un iter che durerà fino alle elezioni di metà dicembre per il rinnovo del Cda e del Comitato amministrativo dell’Ente consortile.

Prima di tutto, la nuova presidenza dell’ingegner Paolo Calandri, che reggerà il Consorzio di Bonifica fino al voto, lascia pochi dubbi. Già vicepresidente di Zermani, Calandri nel Cda e nel Comitato amministrativo è espressione di Upa Federimpresa-Confartigianato. Ed è stato scelto nel segno della continuità amministrativa, come era stato richiesto anche dalle altre associazioni piacentine (Coldiretti, Cna, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Libera Artigiani, Confagricoltura e Cia) parte di “Acqua amica”, la lista vincitrice alle scorse lezioni consortili, in un comunicato reso noto prima del Cda del 21 settembre.

Il traghettatore

Il nuovo presidente pare dunque un vero traghettatore verso le elezioni; e sicuramente a detta di molti non è un candidato su cui possano calamitarsi i consensi all’interno di “Acqua amica” per la prossima presidenza. Il motivo è semplice e non riguarda le sue capacità personali, gestionali o politiche. Calandri non è espressione diretta del mondo agricolo piacentino, che si trova al centro della vita del Consorzio di Bonifica. In particolare con riferimento alla Coldiretti, affiancata poi da Confagricoltura e Cia.

I primi nomi

Quindi? Affidata velocemente a Calandri la gestione dei tre mesi che mancano alle elezioni del nuovo Consiglio di amministrazione, si comincia a discutere su chi potrebbe prendere il vero testimone della gestione Zermani.

I primi nomi cominciano a trapelare. Si parla per esempio di Carlo Pontini, che ha presieduto per dieci anni Terranostra Emilia-Romagna, l’associazione di Coldiretti per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio, tra il 2008 e il 2018.

Oppure si guarda ad altre figure sempre ben note del mondo agricolo e politico piacentino come Gabriele Girometta; cresciuto in Coldiretti, è il sindaco di Cortemaggiore, in scadenza il prossimo anno con il secondo mandato e quindi senza la possibilità di ricandidarsi. In più, Girometta attualmente riveste anche il ruolo di commissario provinciale di Forza Italia.

Fuori dal contesto prettamente legato alla Coldiretti, si parla anche di Alberto Rota. L’ex presidente dell’Associazione industriali di Piacenza, che dal maggio scorso ha passato la mano a Francesco Rolleri, è un imprenditore impegnato anche nel campo degli impianti zootecnici; e quindi Rota conosce bene non solo il territorio ma tutto il mondo agricolo locale.

Il nodo elezioni

Parallelamente a questo dibattito, per ora aperto nelle segrete stanze e non solo piacentine, si sta attivando la macchina per organizzare le elezioni di metà dicembre. Prima di tutto è necessaria la stesura degli elenchi definitivi degli aventi diritto al voto se in regola con la contribuzione consortile, dando modo a tutti gli interessati di sanare la propria posizione e di partecipare così alle elezioni. Ma per il resto, da quanto si sa, i punti all’ordine del giorno della riunione del 21 settembre relativi al voto sono stati rinviati a un successivo Cda, convocato per il 7 ottobre.

Con un punto fermo: anche stavolta niente elezioni telematiche per eleggere il nuovo Cda, come invece hanno chiesto Confedilizia Piacenza e il Sindacato della proprietà fondiaria, richiamandosi alla Legge regionale e allo Statuto del Consorzio di Bonifica che le prevedono da un decennio. Nell’agosto scorso infatti è arrivato il no della Regione che ha tagliato la testa al toro. Con una comunicazione a firma dell’assessore all’Agricoltura Alessio Mammi, Bologna non ha ammesso le elezioni telematiche per l’assenza dei crismi di “unicità del voto, sicurezza della provenienza, segretezza e non modificabilità dello stesso”, ritenuti indispensabili per il via libera della consultazione a distanza.

 

 

 

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Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.

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