Editoriale Libertà: il bilancio 2023 della società che pubblica il quotidiano di Piacenza non lascia dubbi. La crisi dei gruppi nazionali e locali che vivono soprattutto sulle vendite dei giornali cartacei è molto diffusa. E Libertà non fa eccezione. Se i fondamentali della società presieduta da Donatella Ronconi, affiancata dal vicepresidente Alessandro Miglioli, paiono sani, con uno stato patrimoniale di oltre 24 milioni di euro, il conto economico dello scorso anno segnala però un netto rallentamento del business da non sottovalutare.
L’andamento degli utili
Pubblicato nei giorni scorsi, il bilancio 2023 dell’Editoriale Libertà fa segnare infatti un crollo dell’utile netto del 21,85%, che per la prima volta scende sotto il milione: si ferma a 826.044 euro rispetto al 1.057.010 del 2022, con una perdita di oltre 230mila euro. Anche l’utile lordo subisce una cospicua riduzione: il risultato prima delle imposte, rispetto al 1.364.010 del 2022, è diminuito di quasi 243.000 euro, attestandosi a 1.121.044 euro (-17,8%).
Ricavi e costi
Su questi risultati pesa l’andamento negativo dei ricavi, scesi sotto i 10 milioni. Se nel 2022 il valore della produzione era stato di 10.203.720 euro, lo scorso anno si è fermato a 9.657.487 euro, con una perdita di oltre 546.000 euro (-5,35%). Il tutto a fronte di una diminuzione minore dei costi, scesi dai 9.028.641 euro del 2022 a 8.702.859 euro nel 2023, con un divario di oltre 325.000 euro (-3,6%).
In questo quadro, il disaggregato dei ricavi 2023 vede al vertice la vendita delle copie cartacee di Libertà, pari a 5.230.332 euro, seguita dalle entrate pubblicitarie (3.392.373 euro); passando all’editoria online, il fatturato è stato di 533.964 euro (334.683 da abbonamenti e 199.282 da pubblicità). Con il totale delle attività caratteristiche dello scorso anno che ammonta a 9.156.669 euro.
Uno sguardo al futuro
Se si osserva il trend generale dell’editoria giornalistica, non si può essere tanto ottimisti per il futuro dei quotidiani cartacei, Libertà compresa. La testata piacentina però ha risorse umane di qualità ed è legata in modo fortissimo al suo territorio. Gode in sostanza di una posizione monopolistica, che contribuisce a rallentare la perdita di copie rispetto ad altri quotidiani locali. Un indubbio vantaggio competitivo da sfruttare con scelte innovative ed investimenti sul piano dell’efficienza e dell’ottimizzazione produttiva, integrando il lavoro giornalistico e di raccolta pubblicitaria tra le testate dell’Editoriale Libertà, anche con nuove proposte agli stakeholder del territorio.
Intanto si avvicina il cambio alla direzione del quotidiano piacentino, con Pietro Visconti che a ottobre dovrebbe lasciare il testimone al suo vice Gian Luca Rocco. Un passaggio cruciale, perché il nuovo direttore di Libertà accentrerà su di sé pure la guida delle altre testate del Gruppo, Liberta.it e Telelibertà, al posto di Nicoletta Bracchi. Se ben costruita, è una razionalizzazione che potrebbe dare risultati interessanti anche sul piano dei conti economici a partire dall’autunno del 2024.
Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.