Cultura

Paolo Mario Buttiglieri, il sociologo piacentino che amava la libertà di pensiero

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Paolo Mario Buttiglieri era un sociologo, un giornalista e un animatore culturale. A chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e di frequentarlo, ha lasciato tanti ricordi significativi. Scomparso nei giorni scorsi a 67 anni, era soprattutto un uomo libero, dai profondi interessi intellettuali e con un’intelligenza vivace, che da anni aveva messo a disposizione della comunità di Fiorenzuola d’Arda, sempre con un entusiasmo giovanile da fare invidia.

Molteplici le sue iniziative culturali, come ha ben ricordato Donata Meneghelli sul quotidiano Libertà: «La creazione del Gruppo di Lettura a Fiorenzuola, che nacque grazie al suo impulso nel giugno del 2012 presso la biblioteca comunale “Mario Casella”, attirando anche persone da altre provincie. Molto innovativa anche l’esperienza di proporre incontri culturali e presentazioni di libri nell’atrio dell’ospedale: gli appuntamenti del sabato pomeriggio in quella che fu ribattezzata “La sala luminosa” erano sempre partecipati, così come quelli che proponeva a Salsomaggiore nel Grand Hotel (chiamato “Il salotto illuminato”)».

Nel 2021, dopo la scomparsa di Franco Battiato, che il sociologo conosceva personalmente, aveva intitolato al grande cantautore il centro culturale creato negli anni precedenti. E al termine del suo partecipato funerale di ieri nella Collegiata di Fiorenzuola, è stata trasmessa “La Cura”, una canzone di Battiato che amava particolarmente.

Sergio Buttiglieri, fratello di Paolo e style director di un importante cantiere nautico italiano, lo ricorda così: «Lui aveva 5 anni più di me e mi ha sempre stimolato culturalmente. Di questa apertura mentale gli sono debitore. Penso che soprattutto abbia trasmesso un messaggio d’amore, a partire dall’amore di sé, tutt’altro che egoistico. Fin da piccolo diceva: Voglio essere felice, sempre».

Il sociologo piacentino scriveva di recente: «Ognuno di noi quando muore lascia qualcosa a qualcuno. Io quando morirò lascerò una gran confusione ai miei cari e una traccia di me in chi mi ha voluto bene e qualche emozione in chi ha visto su Internet quello che ho scritto, disegnato, recitato». Emozioni, caro Paolo, che non sarà facile dimenticare.

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Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.

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