Bilancio del Comune di Piacenza: l’approvazione del provvedimento sta facendo emergere crepe più profonde del previsto nella maggioranza di centrosinistra del sindaco Katia Tarasconi. Partiamo dal quadro uscito dal congresso del Partito democratico. Il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, da lei sostenuto, seppur sconfitto diventa presidente del Pd; l’onorevole Paola De Micheli, consigliera comunale e punto di riferimento di un manipolo di colleghi a palazzo Mercanti, viene ridotta a più miti consigli; la nuova segretaria Elly Schlein, per gentile concessione avvenuta in tempi non sospetti, conta già due assessori nella giunta cittadina. E lei, Katia Tarasconi, entra nella direzione nazionale del partito. Per cui, la leadership del sindaco di Piacenza è più che confermata.
I muscoli delle opposizioni
Così si serrano i ranghi della maggioranza e si prova la spallata sul bilancio di previsione 2023-2025 che aumenta l’addizionale Irpef. Le opposizioni presentano 490 emendamenti? Ne vengono ammessi solo 187 e si scende con piglio sicuro nell’agone di palazzo Mercanti. Se non fosse che da destra a sinistra le minoranze mostrano muscoli più solidi del previsto. Prima seduta di martedì scorso: ostruzionismo a tappeto e si votano solo quattro emendamenti in sei ore di Consiglio.
In vista della seconda seduta di giovedì, il sindaco porge una mezza carota: in campo alcuni mediatori, a partire dall’assessore Christian Fiazza che ha la delega ai rapporti con il Consiglio, e come d’incanto vengono riammessi una cinquantina di emendamenti. Ma a una parte dell’opposizione non basta. I consiglieri di Fratelli d’Italia Sara Soresi, Nicola Domeneghetti e Gloria Zanardi proseguono nell’ostruzionismo. Sono spalleggiati dal leghista Luca Zandonella e soprattutto da un volitivo Jonathan Papamarenghi della civica Barbieri; senza dimenticare Alternativa per Piacenza con Stefano Cugini e Luigi Rabuffi. Risultato: vengono discussi e votati solo altri sei emendamenti. E ne restano in ballo oltre 220…
Il caso Gazzolo
Nelle due sedute la gestione dell’aula della presidente del Consiglio comunale, la Pd Paola Gazzolo, viene attaccata duramente dalle opposizioni, ancora una volta per inadeguatezza e mancata imparzialità. Dagli attoniti banchi della maggioranza nessuno prende davvero le sue difese. Quasi si cerchi una sorta di capro espiatorio per una vicenda che pare mal governata non solo in aula e che va recuperata al più presto.
Le trattative
Per sbloccare la situazione sul bilancio i contatti con le opposizioni riprendono quota. In vista dei prossimi Consigli comunali di lunedì e mercoledì, si discute di un intervento del sindaco Tarasconi che in apertura dei lavori abbia il sapore delle scuse nei confronti delle minoranze; quindi che rassereni gli animi e riporti la discussione su binari spediti. Oltre all’approvazione di diversi emendamenti, sul piatto ci sarebbe l’impegno ad affrontare velocemente nei prossimi Consigli comunali una parte di quelli bocciati, trasformati in mozioni.
Falchi e colombe
Intanto nella maggioranza crescono i dubbi sulla presidenza Gazzolo, che appare sempre più in bilico. Ma arriva anche una difesa di bandiera, che sventola sospinta da una presa di posizione a suo favore di Luigi Tosiani, segretario regionale del Pd. Insomma, tra falchi e colombe nella maggioranza tutto pare in discussione. Si torna a parlare di una giunta che non starebbe dando i risultati previsti. Allora, chiuso il bilancio, c’è chi sostiene che se ne aprirà un altro. E dopo aver piegato il capo, il sindaco Tarasconi potrebbe rialzarlo quanto prima per provare a rimettere in sesto un’ammaccata maggioranza. A partire dalla presidenza del Consiglio comunale e da un check up dei suoi assessori.
Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.