Piacenza

Fiorenzuola, scoppia il caso pronto soccorso: non riapre perché manca il personale

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Fiorenzuola: sul pronto soccorso dell’Ospedale unico della Val d’Arda si potrebbe fare della facile ironia, se non ci fosse in ballo la salute di circa 70mila cittadini.

La struttura è pronta. I lavori di ampliamento che ne avevano prolungato la chiusura sono terminati a fine agosto e si stanno completando gli ultimi allestimenti. Con un investimento di oltre 1,3 milioni di euro di fondi ministeriali, gli spazi sono passati da circa 700 a oltre mille metri quadrati.

La riapertura del pronto soccorso era stata annunciata dall’Ausl per settembre. Ma adesso non si sa nemmeno se riaprirà ad ottobre o chissà quando. E intanto i disservizi continuano da oltre un anno e mezzo. Con gli abitanti della Val d’Arda che per le emergenze devono andare a Piacenza o a Fidenza.

Cos’è successo? Che quello di cui si vociferava da tempo, e che preoccupava il sindaco uscente di Fiorenzuola Romeo Gandolfi, è venuto allo scoperto. In sostanza adesso i vertici dell’Ausl ammettono che non hanno il personale per riaprire il reparto. Nemmeno per garantire un’attività di 12 ore giornaliere, come nel pronto soccorso di Castel San Giovanni.

Domanda: dove sono finiti i medici e gli infermieri che prima della chiusura erano in servizio nel pronto soccorso di Fiorenzuola? Come scrive Donata Meneghelli sul quotidiano Libertà, sono stati dirottati su quello di Piacenza o spostati nel reparto di Medicina dell’ospedale della Val d’Arda.

Quindi perché non possono tornare alle mansioni precedenti? Non si sa. Dopo aver rassicurato tutti sull’intenzione di procedere alla riapertura del pronto soccorso, ma senza dire quando, l’ingegner Luca Baldino, direttore generale dell’Ausl, adesso sostiene solo che è sempre più complicato “reperire personale medico di area emergenziale”.

Un problema che “non si prospetta di facile e immediata soluzione”, ha detto il top manager dell’Azienda sanitaria. Ed è non solo provinciale, ma regionale e finanche nazionale (ci verrebbe da aggiungere forse europeo o mondiale…). Un problema che tra l’altro Baldino sostiene di non aver mai nascosto in tutte le sedi istituzionali. Coinvolgendo seppur indirettamente in questa débâcle sindaci, presidente della Provincia, della Conferenza sociosanitaria, e vertici della Regione Emilia-Romagna, dall’assessore Donini al governatore Bonaccini (di casa a Fiorenzuola per annunci e inaugurazioni).

Battute a parte, ci chiediamo seriamente alcune cose: che fine ha fatto tutto quel personale sanitario assunto a termine per l’emergenza Covid che si diceva di voler stabilizzare anche a Piacenza? Non era possibile assumere personale sanitario “normale” per gli altri reparti e riportare quello esperto in area emergenziale al pronto soccorso di Fiorenzuola? Infine, non era possibile fare qualche corso di formazione per medici e infermieri in questi mesi con il Covid sotto controllo?

A questo punto però la sensazione è un’altra: che i corsi di formazione quantomeno sarebbero necessari per quei manager sanitari che nell’organizzazione aziendale sembrano aver palesato lacune ormai inaccettabili. Sempre che qualcuno si decida ad aprire gli occhi.

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Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.

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