Allarme pensioni: una su quattro potrebbe essere più bassa rispetto a quello che deve pagare l’Inps. E l’ammanco riguarderebbe in particolare i pensionati più deboli, che hanno un assegno inferiore ai 1.200 euro mensili. L’allarme è stato lanciato da patronati e sindacati: nel calcolo delle pensioni l’Istituto nazionale di previdenza sociale commetterebbe una serie di errori che comporterebbero un’ingiusta trattenuta dai 20 ai 30 euro al mese.
Pensioni: come vederci chiaro
Per controllare se vi siano maggiorazioni sociali e spettanze di vario genere che l’Inps non ha pagato e che è possibile riavere, bisogna verificare quanto previsto da un documento che si chiama Obis M. Si tratta di una scheda personale del pensionato dov’è indicato il quantum dell’assegno con l’elenco degli importi di tutte le trattenute.
Pensioni: caccia all’Obis M
Per ottenere l’ Obis M che l’Istituto di previdenza non invia più in forma cartacea da oltre un triennio, bisogna andare sul sito Inps e seguire una semplice procedura, come spiega lo Studio Cataldi:
• prima di tutto vanno inseriti codice fiscale e pin personale;
• poi bisogna cliccare su servizi online e in seguito su servizi per il cittadino;
• a questo punto si deve andare nella sezione fascicolo previdenziale del cittadino. Da lì, bisogna accedere a modelli, per scaricare il certificato di pensione Obis M per l’anno da verificare.
In caso di difficoltà, ci si può sempre rivolgere a un patronato o a un sindacato. Anche senza iscrizione, offrono assistenza e l’opportunità di controllare la documentazione e gli eventuali termini di prescrizione.
Pensioni: Empoli apripista
Secondo “Il Tirreno”, il 23% dei pensionati in provincia di Empoli che si sono rivolti allo Spi-Cgil per verificare l’Obis M, hanno scoperto di essere in credito con l’Inps. E l’anno scorso in 120 hanno recuperato 70mila euro di spettanze mancanti. “Se l’Inps deve avere qualcosa lo richiede immediatamente. Ma se invece deve dare, ha bisogno che l’interessato lo chieda esplicitamente, altrimenti non paga”, ha spiegato Daniele Stolzi, segretario provinciale dello Spi-Cgil. “Di frequente i pensionati non sanno che possono richiedere trattamenti che gli spettano per legge. Si tratta di maggiorazioni sociali, quattordicesime non versate e di assegni familiari. Quindi, se non si interviene, rischiano di perderli”.
Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.