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Trump, compleanno sotto inchiesta

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump

Per Trump è stato un compleanno da dimenticare. Nel giorno in cui ha compiuto 71 anni, per lui è arrivato uno scoop indigesto, ma che diciamo subito non era del tutto inaspettato. Il presidente degli Stati Uniti sarebbe sotto inchiesta nelle indagini sul cosiddetto Russiagate. La notizia è stata lanciata dal “nemico” Washington Post. E in un attimo ha fatto il giro del mondo. Il quotidiano della capitale statunitense ha rivelato che il procuratore speciale Robert Mueller, titolare dell’indagine sul ruolo della Russia nelle presidenziali del 2016, ha preso in esame l’ipotesi che Donald Trump abbia tentato di ostruire la giustizia.

Fbi, una spina nel fianco

Perché dicevamo che si tratta di uno scoop un po’ annacquato? Perché tutto nasce dal licenziamento a sorpresa da parte di Trump del capo dell’Fbi James Comey, che all’epoca indagava proprio sul Russiagate. E pochi giorni fa, nella sua deposizione davanti al Senato, Comey ha puntato il dito contro il presidente. Ha dichiarato infatti che in qualche modo gli avrebbe chiesto di far cadere l’indagine sull’ex consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn proprio in relazione al Russiagate. E cioè sulle interferenze di Mosca nelle elezioni statunitensi e sulle ipotesi di collusione con lo staff di Trump. Quindi, dopo la testimonianza di Comey, che il presidente potesse rientrare tra i soggetti dell’indagine non era un’ipotesi peregrina.

Indagini e nemici

Ma a Mueller questo non basta per parlare di impeachment. E sembra abbia intenzione di verificare le versioni anche di altri dirigenti su questa vicenda. Se qualcuno confermasse la versione di Comey, è chiaro che la faccenda per il presidente potrebbe prendere una brutta piega. Con un’aggravante: gran parte dell’establishment statunitense non ha mai digerito l’elezione di Trump. E forse c’è chi non aspettava altro per tirar fuori dagli armadi della capitale nuovi scheletri compromettenti. Senza dimenticare quanto Trump sia poco amato anche all’estero. Con tutto quello che ne potrebbe conseguire. Come si fa a non ipotizzare, per esempio, che in qualche cancelleria europea non ci sia un bel dossier sul Russiagate, pronto per essere divulgato al momento giusto?

Trump e il fantasma di Nixon

“State assistendo alla più grande singola caccia alle streghe della storia politica americana, guidata da gente cattiva e combattuta!”, ha scritto Trump in un tweet. “La fuga di notizie dall’Fbi sul presidente è scandalosa, ingiustificabile e illegale” ha commentato Marc Kasowitz, l’avvocato privato che difende il presidente nel Russiagate. Niente di inaspettato direte, reazioni del tutto naturali alla situazione. Ma è una mezza verità. Kasowitz avrebbe anche potuto tacere. Questo, al di là del carattere fumantino di Trump, forse è il segnale che la battaglia sull’impeachment inizia davvero a prendere forma. E che alla Casa Bianca, probabilmente, il fantasma di Richard Nixon ha cominciato ad apparire nello studio ovale.

Trump, film e democrazia

Nixon, per evitare la messa in stato di accusa, sempre per ostruzione alla giustizia, nell’agosto del 1974 si dimise da presidente per il caso Watergate. E guarda un po’, anche allora furono due giornalisti del Washington Post a far scoppiare il caso: Bob Woodward e Carl Bernstein. Una coppia di mastini immortalata sullo schermo da Robert Redford e Dustin Hoffman nell’indimenticabile “Tutti gli uomini del presidente” di Alan J. Pakula. Ma questo film, che vede Trump nel ruolo di protagonista insieme alla democrazia americana, ha una sceneggiatura ancora tutta da scrivere. E stavolta potrebbe riservare veri colpi di scena.

 

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Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.

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