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Non è l’Arena e la sfida di Giletti: informazione contro polpette

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Non è l’Arena e io non sono più lo stesso“. Con questa battuta piena di sottintesi Massimo Giletti ha presentato il suo nuovo programma di La7. Per prima cosa tutto confermato: “Non è l’Arena” partirà domenica 12 novembre in prima serata. Quindi scontro frontale con il Che tempo che fa” di Fabio Fazio in crisi di ascolti. Giletti, che si era definito come Davide contro Golia in questa sfida, avrà però un bell’aiuto a partire già da sabato sera per lanciare la trasmissione. In più, domenica avrà in studio un ospite speciale.

Da Maria a Rosario

Il conduttore di La 7 sarà infatti a “Tú sí que vales” su Canale5. Un bello spot per “Non è l’Arena“, visto che il programma Mediaset ha ascolti che superano comodamente il 30% di share con oltre 5 milioni di telespettatori. In più, Giletti ha annunciato che nella prima puntata ci sarà Fiorello, naturalmente senza svelare cosa farà nel suo studio. “Si è rivelato un vero amico” ha detto Giletti. “Così come è stata coraggiosa Maria De Filippi che mi ha invitato per sabato a ‘Tú sí que vales’ su una rete di un gruppo che magari mi avrebbe voluto lì invece che su La7. Diciamo che in questa vicenda ho visto qualche voltafaccia ma ho ritrovato tanti amici”.

I sassolini nella scarpa

Ma quando parla di altri “amici”, quelli che l’hanno spinto a lasciare viale Mazzini, i toni cambiano. “Perché ‘Non è l’Arena’? Perché io non sono più lo stesso dopo la tempesta umana e professionale che ho attraversato”, ha detto Giletti, parlando del titolo del nuovo programma, con un attimo di commozione per i suoi collaboratori che l’hanno seguito a La7. “Il problema non è ‘Giletti sì, Giletti no’ ma la normalizzazione della domenica. La normalizzazione dell’informazione”. È il non capire che c’è in gioco anche la dignità, ha sottolineato il conduttore. “Non si può proporre di fare solo varietà ad uno che fa 4 milioni di pomeriggio con l’informazione”.

Polpette o notizie?

E naturalmente non poteva mancare una valutazione sul disastroso andamento di “Domenica in“. Un’altra stilettata a chi ha scelto di chiudere “L’Arena” su Rai1, che garantiva un traino sontuoso allo storico contenitore dell’ammiraglia Rai. “Il problema non sono le sorelle Parodi ma il fare polpette e frittelle al posto dell’informazione“.

Non è l’Arena: una vera sfida

Ma torniamo al suo nuovo programma. “La domenica è una giornata spenta su La7, lo share della rete è tra 1,6% e 1,7%. Proveremo ad andare alla conquista del West e tutto quello che arriverà di più ci farà felici”. Tuttavia è altrettanto chiaro che gli obiettivi del talk show sono molto più ambiziosi, anche se Giletti ha segnalato maliziosamente come sia difficile, almeno per ora, trovare ospiti per il suo studio. Intanto, ha annunciato il piatto forte della prima puntata, che sarà quel caso Tulliani, tornato all’onore delle cronache con l’arresto a Dubai del cognato di Fini.

Fazio, l’uomo da battere

Ma gira e rigira, il conduttore torna a parlare di Fazio che domenica prossima dovrebbe ospitare Di Maio. “Ho detto provocatoriamente che andavo in onda la domenica per andare contro Fazio. Ma era per fare titolo, anche perché abbiamo un budget che è un quinto del suo, non possiamo contrastarlo”. Poi però aggiusta il tiro e riemerge la voglia di misurarsi: “Ho grande rispetto di Fazio. Lui ha quattro anni garantiti da un contratto milionario. Ma forse, col senno di poi, era meglio avermi alle 14 su Rai1 che di fianco su La7“. Insomma, a questo punto non ci basta che aspettare l’inizio di una sfida televisiva che promette scintille a colpi di share.

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Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.

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