
Cambiamo Fiorenzuola: cresce l’attesa sul nome che guiderà la lista del centrosinistra che a ottobre sfiderà Romeo Gandolfi, il sindaco uscente del capoluogo della Val d’Arda sostenuto da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia (lista SiAmo Fiorenzuola).
L’occasione per fare il punto sull’anti Gandolfi, è stata la suggestiva commemorazione di Carlo Molinari, iniziata ieri con l’inaugurazione di una targa all’angolo tra via Risorgimento e via Diani. È il luogo dove il 5 giugno del 1921 il giovanissimo socialista (aveva 19 anni) venne ferito a morte con un colpo di rivoltella dagli squadristi fascisti. Patrocinato dall’Anpi, l’evento è stato ben orchestrato dallo storico Franco Sprega, che ha tratteggiato le vicende dell’intera famiglia Molinari, anima dell’antifascismo in Val d’Arda. Una manifestazione che ha visto la presenza (solitaria) del sindaco Gandolfi per il Comune, e che è terminata con l’apposizione di una pietra d’inciampo nella piazza principale di Fiorenzuola, già dedicata a Carlo e al fratello Giovanni.
Uomini e donne
Senza nessuna mancanza di rispetto per il suo alto significato, la commemorazione di Molinari ha destato anche non poca curiosità in vista della prossima tornata elettorale. Perché Gandolfi, nella sua veste istituzionale era attorniato solo da elettori (Pd, Sel, Articolo Uno…) che tra qualche mese non lo voteranno di certo. E magari tra il pubblico ad ascoltare le sue parole era presente anche chi lo sfiderà ad ottobre. Come per esempio Nando Tribi, esponente storico della sinistra fiorenzuolana, il cui nome pare in ascesa per questo confronto. O il consigliere comunale Nando Mainardi di Sinistra per Fiorenzuola, altro pezzo da novanta della politica locale. Senza dimenticare figure come quella di Dario Marini Ricci, esponente di punta di Cambiamo Fiorenzuola.
Ma il centrosinistra, compresa naturalmente la parte di mondo cattolico che fa riferimento a quest’area politica, pare si stia confrontando anche su un’eventuale candidata. Una donna volitiva che potrebbe contendere a Gandolfi la poltrona di sindaco del secondo Comune della provincia di Piacenza. Gettonatissima Laura Torricella, ma sembra che al momento l’ex assessore di area cattolica abbia risposto di no. Così come piace anche il nome dell’ambientalista Chiara Cremonesi.
La fase attuale però sembra ancora di “ampio confronto”. Vale a dire che in sostanza non c’è una rosa ristretta di nomi. D’altro canto, se il tempo stringe, nel centrosinistra fiorenzuolano c’è anche la consapevolezza di dover affrontare una sfida elettorale piuttosto difficile. Insomma, chiunque sia il candidato di Cambiamo Fiorenzuola, la sensazione è che la lista partirà comunque in netto svantaggio. E a nessuno, si tratti di una figura navigata o di primo pelo, piace giocare una partita politica che a meno di clamorose rimonte lascia poco spazio alle illusioni.
Le regole per il vice
Detto questo, anche nel centrodestra qualche problema non manca. In gioco pare ci sia soprattutto l’assegnazione della poltrona di vicesindaco, oggi appannaggio di Paola Pizzelli, storica esponente di Forza Italia. Come già avvenuto cinque anni fa, dovrebbe spettare a colei o colui che prenderà più preferenze, ma potrebbe anche non andare così. Se domani avverrà la “fusione” tra Lega e Forza Italia di cui si discute a livello nazionale, Fratelli d’Italia potrebbe infatti pretendere un nuovo accordo. E cioè che preferenze o no, vista la designazione del primo cittadino riconfermata al Carroccio con Gandolfi, il vicesindaco di Fiorenzuola esca comunque dalle fila del partito di Giorgia Meloni.
Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.