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Katia Tarasconi e la battaglia sul bilancio: quali strategie per il sindaco di Piacenza?

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(foto Carlo Pagani)

Katia Tarasconi: il sindaco di Piacenza da domani si prepara ad ottenere il via libera dal Consiglio comunale al bilancio previsionale 2023-2025. Quello che consoliderà l’aumento dell’addizionale Irpef già approvato dalla sua maggioranza di centrosinistra. Nelle casse comunali da quest’anno entreranno 4,3 milioni di euro in più (oltre 3 milioni per pagare 110 nuove assunzioni in aggiunta ai 600 dipendenti attuali). Un bel tesoretto recuperato dalle tasche della classe media piacentina, a cui si aggiungono l’aumento della tassa di soggiorno e dei ticket per gli impianti sportivi comunali.

Pinocchio e dintorni

Il problema è che nella campagna elettorale 2022 l’allora candidata Katia Tarasconi si era detta contraria all’aumento delle tasse. Così l’inversione di rotta – giustificata dal sindaco come una necessità per l’incremento della spesa dovuta all’inflazione e per migliorare i servizi ai cittadini con le nuove assunzioni – è stata sottolineata in modo caustico dai consiglieri di Fratelli d’Italia. In aula, il 27 febbraio scorso, durante la seduta indossano magliette raffiguranti Pinocchio. Poi, dopo l’approvazione dell’aumento dell’Irpef da parte della maggioranza, espongono uno striscione con scritto “Vergogna”.

Magliette e striscione naturalmente non sono stati digeriti. Così, dopo un successivo Consiglio comunale (3 marzo), il primo dedicato al bilancio, in cui il vicesindaco Marco Perini richiama tutti a una discussione pacata sul provvedimento, ecco il colpo di scena. Nell’ultimo appuntamento a palazzo Mercanti di venerdì scorso, arriva il momento della discussione di nove ordini del giorno. I tre presentati dai consiglieri di FdI non ottengono alcuna risposta da sindaco e assessori. Silenzio assoluto. Stesso atteggiamento dai consiglieri della maggioranza. E naturalmente, nonostante le proposte condivisibili, i tre ordini del giorno vengono respinti.

No vuol dire sì?

Tra le proteste dei gruppi d’opposizione per un silenzio ritenuto offensivo, il sindaco Katia Tarasconi prende la parola in aula. Anche a nome dei consiglieri di maggioranza, che però sottolinea non sono burattini di cui tira le fila, chiede rispetto da chi vuole rispetto. Non solo, afferma che gli ordini del giorno bocciati saranno ripresi e attuati. Quasi a dire che in pratica il voto del Consiglio comunale non conta nulla.

Apriti cielo. A cascata, nuove proteste delle opposizioni per l’intervento del sindaco giudicato irrispettoso verso le prerogative del Consiglio comunale. E nel fine settimana si susseguono comunicati stampa di fuoco. Arrivano quelli di condanna di Fratelli d’Italia e di Alternativa per Piacenza. Poi ecco la risposta congiunta di Pd e liste civiche Tarasconi, Piacenza Oltre e Piacenza Coraggiosa: evidenzia l’asse d’opposizione destra-sinistra, rivendica la scelta del silenzio votata a maggioranza dai gruppi, e rilancia la richiesta di rispetto reciproco, se si vuole un dialogo. Infine, dopo la controreplica di FdI, altra reprimenda con una nota al vetriolo dei consiglieri della lista civica Barbieri.

Sola al comando

A chi giova questo muro contro muro, che sembra creato ad arte dopo magliette e striscione? Forse al sindaco, che in vista del voto sul bilancio ha serrato i ranghi della maggioranza, dove ci sono molti consiglieri di primo pelo? Nei Consigli comunali di domani e di giovedì verranno infatti discussi e votati circa 180 emendamenti delle minoranze (sui 490 presentati) prima dell’approvazione definitiva del provvedimento.

E allora: probabilmente per chi vuole tirare diritto, non c’è soluzione migliore che affrontare la maratona del bilancio in questo clima. Mano tesa, ma nessuna vera mediazione sugli emendamenti. Della serie, evitiamo i tranelli di gente vecchia del mestiere che siede sui banchi dell’opposizione. Basta che la maggioranza resti unita senza sbavature.

Insomma, l’operazione politica avrà anche il sapore del dirigismo, ma per Katia Tarasconi, se andrà così, è di sostanza. Portiamo a casa il mio bilancio al 100%. Poi ci sarà tempo per provare a ricucire, per gettare ponti, per rasserenare il clima. E tanti saluti alla differenza che c’è tra comandare e governare, tra l’essere considerata dagli oppositori un marchese del grillo o il sindaco di Piacenza.

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Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.

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