Economia

Buoni pasto: nuove regole per lavoratori ed esercenti

I buoni pasto potranno essere utilizzati legalmente anche per la spesa nei supermercati, ma sul cumulo protestano bar e ristoratori.

I buoni pasto saranno sottoposti a nuove regole. Conosciuti anche come ticket restaurant, hanno un giro d’affari di circa tre miliardi di euro. E ogni anno i buoni pasto sono utilizzati da due milioni e mezzo di lavoratori. Il ministero dello Sviluppo economico (Mise) ha predisposto un nuovo decreto per questo settore. Una normativa necessaria per applicare l’articolo 144 del nuovo Codice degli appalti, che disciplina i contratti pubblici. Il decreto ha ricevuto i pareri positivi dell’Anac, l’Autorità nazionale anti corruzione, e del Consiglio di stato. Quest’ultimo, però, ha chiesto alcune modifiche, che dovrebbero essere recepite senza ostacoli dal Mise.

Buoni pasto: sì al cumulo

Chi usa i buoni pasto potrà cumularli per pagare le consumazioni al bar o al ristorante e per gli acquisti al supermercato. Niente di nuovo penserete, molti esercizi ne accettano già più di uno. Ma oggi il loro comportamento non è legale, perché i ticket non sono cumulabili. Non è ancora chiaro se si potrà staccarne fino a dieci in un colpo solo, quanto inizialmente aveva sancito il Mise. Tuttavia, come segnala anche “La Repubblica”, si arriverà comunque a un buon numero.

Buoni pasto: protestano i “piccoli”

Ma perché la questione è ancora sul piatto? Il tetto ai buoni da spendere tutti insieme vede barpiccoli ristoratori e supermercati su fronti avversi. I piccoli esercenti contestano un uso troppo disinvolto dei ticket per fare la spesa. Per loro è un danno, e così chiedono un limite più basso, cosa che non piace ai supermercati. Il Consiglio di Stato ha chiesto di ridurre leggermente il limite dei dieci. Questo per non generare disparità tra i diversi tipi di esercizi. In più, le caratteristiche del ticket restaurant non vanno snaturate. Per il Consiglio resta infatti sostitutivo solo del servizio mensa e non è un generico buono spesa. Infine, non va considerato un tipo di pagamento alternativo al denaro contante.

Buoni pasto: un mercato di valore

Secondo i dati dell’Anseb (un’associazione delle aziende che emettono i buoni), questi ticket in media valgono tra i 5 e i 7 euro. In tempi di crisi sono diventati un supporto utile all’economia di tante famiglie. Gli esercizi commerciali che li accettano in Italia sono 120mila e hanno un valore di spesa pari a 3 miliardi di euro. Tra i 2 milioni e mezzo di lavoratori che utilizzano i ticket ci sono 1,6 milioni di dipendenti privati e 900mila dipendenti pubblici.

Website | + posts

Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.