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Per “Guercino a Piacenza” boom d’ingressi. E adesso quota 100mila non è un miraggio

Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino: Affreschi della Cupola del Duomo di Piacenza, 1626-1627

In un mese il Guercino ha già sbancato. A Piacenza, dall’apertura della mostra dedicata allo straordinario pittore seicentesco, sono stati venduti oltre 26mila biglietti. Partito il 4 marzo, l’evento è in programma fino al 4 giugno. Ma visto il successo, gli organizzatori sono al lavoro per far slittare la chiusura. Così si potrebbero raggiungere i 100mila ingressi. A tracciare un primo bilancio della mostra è l’architetto Manuel Ferrari, curatore del percorso in Duomo “Guercino visto da vicino”. Un esperienza unica, che permette ai visitatori di salire in quota ed ammirare il ciclo di affreschi della cupola, dipinti dal maestro emiliano tra il 1626 e il 1627.

100mila ingressi, un traguardo possibile

Manuel Ferrari

“Questa mostra è già un bel successo“, afferma soddisfatto Ferrari. “Inizialmente avevamo ipotizzato in via prudenziale un totale di 40mila ingressi. Ma naturalmente la speranza era che i numeri fossero maggiori. Oltretutto va tenuto conto che non si tratta di una mostra ordinaria”, prosegue il curatore. “Con il percorso in quota salgono 20 visitatori ogni quarto d’ora. Dal venerdì alla domenica siamo sempre al completo. E dobbiamo rimandare indietro molte persone che non sapevano fosse necessaria la prenotazione”. Anche nel resto della settimana, con l’arrivo delle scolaresche, ci si sta avvicinando alla saturazione del flusso dei visitatori. A questo punto l’obiettivo dei 100mila ingressi non è un miraggio. E si tratterebbe di un grande successo. “100mila forse no”, frena Ferrari probabilmente per scaramanzia. “Ma 80mila è un obiettivo possibile”.

Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino, Susanna e i vecchi (1649-1650, olio su tela, 133×181 cm)

Il prolungamento oltre il 4 giugno

Se si riuscisse a prolungare la durata della mostra oltre il 4 giugno, giorno della chiusura anche a Palazzo Farnese, dove sono in mostra 20 capolavori del maestro di Cento, di certo sarebbe più facile raggiungere il traguardo dei 100mila biglietti. “È tutto da vedere”, prosegue Ferrari. “Solo più avanti si saprà se i prestatori delle opere in mostra al Farnese, daranno il loro benestare. Noi stiamo lavorando per raggiungere questo risultato. Sarebbe bello poter intercettare anche il turismo estivo“.

Visitatori da tutt’Italia e dall’estero

Le prenotazioni per salire in cupola arrivano da tutt’Italia. “Soprattutto nella fascia da Bolzano a Roma, ma anche dal Mezzogiorno arrivano richieste. Mentre dall’estero riceviamo gran parte delle prenotazioni da Francia, Germania, Austria e Svizzera” sottolinea il curatore della mostra.

Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino, Affreschi della Cupola del Duomo di Piacenza, 1626-1627

Effetto Guercino

I risultati del Guercino si fanno sentire anche sulle strutture ricettive della città e della sua provincia. Albergatori, ristoratori e commercianti hanno già manifestato la loro soddisfazione. “E anche le altre realtà del sistema museale piacentino sono soddisfatte per l’incremento delle presenze”, spiega Ferrari. “Di norma sono frequentate dai visitatori che si fermano in città più di una giornata, il tempo necessario per vedere gli affreschi del duomo e i dipinti al Farnese del Guercino”. In tal modo questi amanti dell’arte possono scoprire come Piacenza vanti pezzi di grande rilievo artistico, a partire dall’Ecce Homo di Antonello da Messina, capolavoro esposto nella Galleria Alberoni.

Per Piacenza un segnale importante

Grazie a questa mostra, che ha coinvolto Comune, Diocesi di Piacenza-Bobbio, Fondazione di Piacenza e Vigevano e Cariparma nella veste di sponsor, la città ha riscoperto un orgoglio che sembrava sopito da tempo. “Oggi i piacentini sono più consapevoli della bellezza e della storia della loro città”, riflette Ferrari. “Bisogna continuare su questa linea. Il successo del Guercino è la dimostrazione che Piacenza ha a disposizione grandi risorse umane“. Fare tesoro di questa esperienza sarà salutare per progettare altri eventi di questo livello. “Magari una volta l’anno non sarà facile. Ma su progetti biennali – conclude Ferrari – si potrebbe lavorare tutti insieme per tenere alto il nome della nostra città”.


Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino: Il profeta Michea e un angioletto con un cartiglio, 1626, penna e inchiostro, pennello e inchiostro acquerellato, carta bianca con filigrana
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Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.

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