Economia

E-commerce: in Italia numeri da record, ma la sfida è difficile

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E-commerce: l’avanzata continua a ritmi impressionanti. In Italia il giro d’affari delle vendite online vale oltre 23,6 miliardi di euro. Ed è più che raddoppiato negli ultimi 4 anni. La crescita però ha radici profonde. Basti pensare che secondo l’ultimo report di Confcommercio, nel 2005 il business era a poco più di 2,8 miliardi. E che da allora la crescita media annua è stata del 19%, portando le vendite online al 6% del totale nel nostro Paese.
Sotto questo profilo, su scala mondiale l’Italia è al 6° posto. È preceduta infatti dalla Gran Bretagna, dove l’e-commerce vale il 19% del mercato, dagli Usa (15%), da Cina e Germania (14%), e dalla Francia (12%).

Boom del turismo, bene l’abbigliamento

Ma torniamo al quadro italiano. L’e-commerce ormai interessa i settori più disparati, a dimostrazione di come stia prendendo piede in modo sempre più pervasivo e trasversale.

  • Il settore turistico presenta numeri travolgenti. Gli acquisti online nel 2017 hanno rappresentano il 31% del totale. Il fatturato via web dal 2005 al 2017 è salito di 8 volte (+18% medio annuo), passando dagli 1,2 miliardi del 2005 ai 9,2 dello scorso anno.
  • Segue il settore dell’informatica ed elettronica. L’e-commerce è cresciuto in 12 anni da 310 milioni a 3,962 miliardi. Con una media annua del 24% e un’incidenza sul totale delle vendite 2017 pari al 22%.
  • Terza piazza per l’abbigliamento. È passato da 85 milioni a 2,5 miliardi. Gli acquisti online 2017 hanno rappresentano il 7% del totale e la crescita 2005-2017 in media è stata del 33% annuo.
  • Altro comparto “invaso” dall’e-commerce è quello assicurativo, passato in 12 anni da 339 milioni a 1,3 miliardi. Sempre tra il 2005 e il 2017, l’acquisto di polizze online è cresciuto del 12% annuo e oggi incide per il 6% del totale.
  • La vendita di libri, musica e film lo scorso anno è arrivata sul web a 843 milioni di euro (era a 85 milioni nel 2005). Con una crescita media annua del 21% e un’incidenza sul totale del fatturato 2017 pari all’11%.
  • Anche nell’alimentare, sebbene l’incidenza sia ancora marginale (0,5%) per le difficoltà logistiche, i numeri dell’e-commerce cominciano a lasciare il segno. Nel 2005 il giro d’affari era fermo a 56 milioni di euro, mentre nel 2017 il fatturato si è chiuso a 849 milioni con una crescita media annua 2005-20017 del 25%.
  • Discorso a parte per l’arredamento, dove mancano i dati “storici”. Ma dove comunque si segnala un giro d’affari 2017 di 900 milioni, che vale il 5% delle vendite complessive.

E-commerce: chi compra online

Passando al profilo degli acquirenti online, il quadro riserva diverse sorprese. Analizzando gli acquirenti si scopre infatti che non si tratta solo di giovanissimi. I numeri per fascia d’età e le penetrazioni sul totale della popolazione italiana indicano la pervasività del fenomeno, certamente più radicato nei consumatori tra i 25 e i 55 anni ma non solo.

Il 50% degli italiani tra i 25 e i 34 anni (4 milioni di persone) fa acquisti online. Nella fascia d’età 35-44 anni siamo a una penetrazione del 48% e cioè a un bacino di 5,2 milioni di utenti. Numeri importanti anche tra i 45 e i 54 anni (38% di acquirenti ,pari a 4,4 milioni), e tra i 55 e i 64 anni (34% e 2,9 milioni). Ma il fenomeno dell’e-commerce decisamente non è marginale anche tra gli over 65, visto che anche un buon 11% tra loro (1,7 milioni) non rinuncia a fare acquisti con un clic.

Non solo Amazon

Nel mare di opportunità offerto dall’e-commerce a muoversi non sono solo i pesci grossi come Amazon, eBay o Zalando. Anche le nostre imprese cominciano a entrare nel settore e in tutto il territorio nazionale. Secondo Confesercenti lo scorso anno le aziende italiane operative nel commercio online hanno sfiorato le 18mila unità. Circa 1.400 in più di quelle attive nel 2016 (+8,4%).

Queste imprese, che operano solo nell’e-commerce, sono presenti dappertutto: nel 2017 erano 4.589 nel Nord Ovest, 3.138 nel Nord Est, 4.139 al Centro, 4.412 al Sud a 1.377 nelle Isole. Con le aziende del Mezzogiorno in crescita del 12,8% sul 2016, ben al di là dell’8,4% nazionale. Ai “puristi” vanno aggiunti poi i circa 10mila negozi fisici che hanno attivato un canale di vendita in rete, portando il totale nazionale a quasi 30mila realtà.

La sfida dell’e-commerce

Ma la battaglia per i pesci piccoli è difficile. Secondo l’Osservatorio eCommerce del Politecnico di Milano, per ora infatti solo il 5% delle vendite online è riconducibile ai siti nazionali “minori” che commerciano in rete. In sostanza, sui 23,6 miliardi del mercato italiano i piccoli operatori fuori dai primi 250 della classifica fatturano nel complesso meno di un miliardo di euro in e-commerce.

E si tratta di una sfida a 360 gradi. Perché per essere vincenti non servono solo capacità tecniche, innovazione tecnologica e prezzi competitivi. Bisogna investire in creatività e marketing a getto continuo per proporre contenuti diversificati in grado di attirare e fidelizzare sempre nuovi clienti. Che oltretutto, come abbiamo visto, ormai hanno un profilo demografico sempre più ampio e diversificato.

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Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.

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