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Caso Dadati: dopo la bufera Handbike, ore contate per l’assessore allo Sport di Piacenza?

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Mario Dadati (foto Carlo Pagani)

Caso Dadati: ormai per qualcuno potrebbe essere solo una questione di ore. L’assessore allo sport di Piacenza sarebbe prossimo alle dimissioni. Non è chiaro se per scelta personale o su invito del sindaco Katia Tarasconi. Il motivo? Dopo l’annullamento della tappa del Giro d’Italia di Handbike di domenica scorsa per l’assenza dei volontari che ne dovevano consentire lo svolgimento, e la bufera che ne è seguita, adesso escono le carte. Sono documenti che dimostrerebbero la responsabilità non solo politica del Comune attraverso l’assessore competente; e cioè Mario Dadati, che invece lunedì in Consiglio comunale aveva parlato di responsabilità delle associazioni promotrici della gara a cui era “in capo l’organizzazione dell’evento sportivo in tutti i suoi aspetti”.

La nota operativa

Il passaggio nero su bianco che contraddice quanto sostenuto da Dadati sarebbe contenuto in una nota agli atti successiva alla Conferenza dei servizi del giugno scorso, dedicata appunto allo svolgimento della gara di handbike: “I volontari saranno da ricercare a carico del Comune che provvederà a contattare le varie associazioni presenti sul territorio, coinvolgendo anche la Federciclismo provinciale (di questo si è fatto carico l’assessore Dadati)”. Se così fosse, il testo lascia pochi dubbi sulle responsabilità della figuraccia di domenica scorsa, che tra l’altro in parte ha oscurato la chiusura e la vetrina positiva del Festival del Pensare Contemporaneo, irritando non poco gli organizzatori della kermesse.

Centrodestra all’attacco

Il siluro che richiama il documento, con annessa richiesta di dimissioni dell’assessore, è stato lanciato dai consiglieri comunali di centrodestra (civica Barbieri-Liberi, Lega e Fratelli d’Italia), che dai seggi dell’opposizione stanno attaccando duramente la Giunta Tarasconi e la maggioranza che la sostiene, capitanati dall’ex assessore Jonathan Papamarenghi. E sempre ieri, anche l’opposizione di sinistra, Alternativa per Piacenza, non ha mancato di far sentire la sua voce, criticando pesantemente l’operato dell’Amministrazione e dell’assessore allo Sport.

L’imbarazzo della maggioranza

Come risponde la maggioranza di centrosinistra? Di certo non sta facendo quadrato attorno a Dadati. Se la lista civica Per Piacenza, che esprime l’assessore, è uscita con un comunicato in sua difesa, rinnovandogli la fiducia, le altre forze politiche al governo della città – Pd e le civiche Piacenza Oltre e Piacenza Coraggiosa – per ora tacciono in evidente imbarazzo. Un silenzio rivelatore del dibattito in corso tra chi governa la città, che da domenica ha al centro il passo indietro di Dadati, al di là delle richieste delle opposizioni. Fonti vicine alla Giunta parlano di determinazione a difendere l’assessore fino all’ultimo. Anche rispetto al danno erariale sui 25mila euro stanziati per la gara e al risarcimento degli 80 atleti disabili e dei loro accompagnatori, giunti a Piacenza per niente; e infine invitati dall’assessore (ripreso in un video) a concludere la sfortunata giornata sportiva, partecipando agli appuntamenti del Festival del Pensare Contemporaneo.

Un nome di peso…

Il sindaco Tarasconi, sempre nel Consiglio comunale di lunedì scorso, ha confermato la sua fiducia a Dadati, con tante sentite scuse ai corridori disabili che non hanno potuto cimentarsi a Piacenza. Ma intanto qualcuno parlava già del dopo Dadati. E della necessità di trovare una figura competente nel settore e di grande esperienza amministrativa per risollevare l’immagine non solo dello sport piacentino sgradevolmente segnata dalla vicenda handbike di domenica scorsa.

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Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.

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