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Meloni o Salvini: chi guiderà il centrodestra?

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Meloni o Salvini? La partita sulla leadership del centrodestra è sempre più aperta. Verrebbe da dire tra una stella nascente e una stella cadente. Gli screzi tra le due forze politiche non sono ormai solo dei semplici distinguo, che seguono di volta in volta le prese di posizione del segretario della Lega o della presidente di Fratelli d’Italia. Non ultimo, per esempio, quello per la manifestazione romana contro il Governo del 2 giugno, annunciata prima da Meloni e poi da Salvini, entrambe inizialmente come autonome, e poi confluite in un unico evento del centrodestra compresa Forza Italia.

Gli ultimi numeri

Anche i sondaggi, e forse sono soprattutto loro, stanno motivando l’aumento della “pressione dialettica” tra le due forze politiche. L’ultimo rilevamento di Ipsos per il Corriere della sera continua a registrare ad esempio una crescita di FdI che pare inarrestabile. Oggi viaggia sopra il 16% dei consensi (16,2). In pratica, dalle Europee ha guadagnato 10 punti percentuali. E ormai la compagine della Meloni è prossima a superare il Movimento 5 Stelle, dato da Ipsos al 16,7%, diventando così il terzo partito italiano dopo la Lega e il Pd.

Il Carroccio di Matteo Salvini invece è sceso inesorabilmente. Se fino alla fine di gennaio le perdite dalle Europee erano state contenute in un paio di punti percentuali, con la Lega ancora al 32%, in quattro mesi secondo Ipsos il calo è stato di circa 8 punti. E adesso il Carroccio gravita appena sopra il 24% (24,3). Un dato preoccupante, che spiega bene anche il palpabile nervosismo interno tra Salvini, Zaia e Giorgetti sulle strategie di rilancio. E non solo rispetto alla crescita di FdI, ma anche in rapporto alla tenuta del Partito democratico. Il Pd infatti resta stabile al 21,2% e solo 4 mesi fa era 10 punti sotto la Lega. Quindi, a conti fatti non pare risentire più di tanto dell’uscita di Renzi.

Meloni in vantaggio

Nando Pagnoncelli la spiega così: durante il lockdown, nonostante qualche sbavatura, Giorgia Meloni ha avuto un aplomb più “nazionale”. Un’atteggiamento che dal punto di vista sociale ha pagato. “FdI recupera voti nel lavoro autonomo e tra i dipendenti pubblici, dove, soprattutto nel Centro-Sud, aveva già un punto di forza”, sottolinea il presidente di Ipsos.

Ma non basta. La Meloni secondo i sondaggi sta beneficiando da un lato di un più elevato tasso di fedeltà degli elettori e dall’altro è capace di attrarne dei nuovi, proprio a cominciare dai tanti leghisti delusi, mentre gli elettori di Forza Italia sono sostanzialmente stabili al 7,4%. Un quadro dove la leader di FdI “gode di un elevato posizionamento personale, con un apprezzamento ormai stabilmente più elevato di Salvini”.

Le prossime mosse

Insomma, la miccia è sempre più accesa anche sul piano personale. E adesso vedremo come si muoveranno i due leader per affrontare i prossimi appuntamenti politici. A partire ad esempio dal voto per l’autorizzazione a procedere contro Salvini sul caso Gregoretti da votare in Senato. E guardando più in là, sul candidato comune per la poltrona del sindaco di Roma. Ma quello che farà la differenza, anche sul livello dello scontro, sarà come la Meloni deciderà di affrontare la campagna del nord, per andarsi a prendere altri consensi della Lega in quella che per ora resta ancora la dorata riserva di caccia di Salvini.

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Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.

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