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Piacenza Oltre: la Cenerentola del centrosinistra si smarca dalla maggioranza, e il sindaco Tarasconi…

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Palazzo Mercanti, sede del Comune; nei riquadri, i consiglieri comunali di Piacenza Oltre, Caterina Pagani e Gianluca Ceccarelli

Piacenza Oltre si potrebbe definire la Cenerentola del centrosinistra, visto che i suoi esponenti sono stati esclusi dalla Giunta del sindaco Katia Tarasconi. Ma si tratta di una Cenerentola con un bel caratterino. Perché i vertici della lista civica (sinistra moderata e mondo cattolico) non hanno abbassato la testa davanti alla bocciatura. E dopo aver fatto sentire il loro dissenso sulle scelte degli assessori, segnalando problemi di competenza e possibili conflitti d’interesse, adesso si sono smarcati anche da un’altra decisione chiave della nuova maggioranza.

Stiamo parlando dell’elezione del presidente dell’aula di palazzo Mercanti che si svolgerà nel pomeriggio di domani durante il primo Consiglio comunale. Una carica prestigiosa, seconda solo a quella del sindaco. E per la quale il Pd, che guida la coalizione, ha ufficializzato ieri la candidatura della dem Paola Gazzolo.

Presidenza alla minoranza

I fatti. Mentre usciva il comunicato del Pd, Piacenza Oltre, che conta due consiglieri, Caterina Pagani e Gianluca Ceccarelli, sui 20 della maggioranza, ha divulgato a sua volta una nota con una proposta contraria a quella dei dem e definita “rivoluzionaria”: dare la presidenza del Consiglio alla minoranza. Specificando che si deve guardare a una giovane figura civica che siede tra i banchi dell’opposizione. Quindi, seguendo questo criterio, salta fuori che il più giovane consigliere di una lista civica di minoranza (Patrizia Barbieri sindaco) è l’ex assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi, seguito dalle colleghe Federica Sgorbati e Barbara Mazza.

La prova del voto

Si tratta solo una provocazione per alzare il prezzo del rientro tra i ranghi o c’è di più? Lo capiremo già nel pomeriggio di domani. Dipenderà da come al momento del voto sulla presidenza Gazzolo si comporteranno Pagani e Ceccarelli: naturalmente potrebbero votare a favore, oppure, con diverse sfumature, astenersi, uscire dall’aula, se non addirittura votare contro.

Sia chiaro, mal che vada, la coalizione che sostiene Katia Tarasconi resta salda, potendo contare comunque su 19 voti, sindaco compreso, rispetto ai 17 della maggioranza assoluta prevista in Consiglio comunale. Ma senza un voto favorevole all’ormai certa presidenza della Gazzolo, la crepa con Piacenza Oltre rischia di allargarsi fin dall’inizio dell’era Tarasconi. Allontana Piacenza Oltre dalle altre forze di maggioranza. E apre un dialogo tra questa lista civica e le opposizioni, in particolare di centrodestra.

Politica consumata

Che cosa potrebbe fare il sindaco per ricucire e rasserenare gli animi già da domani? Ha lei tutte le carte in mano. E sembra muoversi da politica consumata su diversi piani, come ha dimostrato nella stesura della sua Giunta. Sembra infatti che Katia Tarasconi abbia penalizzato a ragion veduta le aspettative di Piacenza Oltre, favorendo l’entrata di due assessori di Piacenza Coraggiosa, Matteo Bongiorni ai Lavori pubblici e Serena Groppelli all’Ambiente, anche su sollecitazione del presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.

L’operazione sarebbe servita a “riequilibrare” l’esclusione dalla nuova Giunta di Parma degli esponenti che fanno sempre riferimento al movimento guidato dalla vicepresidente regionale Elly Schlein. Quindi, con questa mossa Tarasconi avrebbe guadagnato ulteriore credito a Bologna con entrambi. D’altro lato, rafforzare la presenza in Giunta degli esponenti della lista Piacenza Coraggiosa è stato utile per ridurre i margini del “dialogo a sinistra” con l’opposizione di Stefano Cugini, alfiere di Alternativa per Piacenza. E alla luce di tutte queste considerazioni, lo scontro con Piacenza Oltre, l’anello apparentemente più debole della maggioranza, sembrerebbe un sacrificio giustificato sul piano politico.

Dalle deleghe alla Provincia

La reazione di Piacenza Oltre però è stata forse più dura di quanto il sindaco e i suoi si potessero aspettare anche sulla presidenza del Consiglio comunale. Ma i margini di recupero comunque sono disponibili. Katia Tarasconi prima di tutto ha tenuto per sé un bel pacchetto di deleghe: Attuazione del programma; Sicurezza urbana e del territorio (Polizia locale e Protezione civile); Sanità; Sviluppo economico e rapporti con le imprese; Avvocatura e Comunicazione.

In questo quadro non va dimenticato un altro fronte. Il sindaco pare si stia muovendo da presidente in pectore della Provincia. Il 25 luglio vedrà gli assessori regionali all’Ambiente di Emilia-Romagna e Liguria, Irene Priolo e Giacomo Raul Giampedrone. All’ordine del giorno i rilasci d’acqua dalla diga del Brugneto per combattere la siccità sul territorio piacentino. Il tutto in assenza dei rappresentanti istituzionali dell’ente via Garibaldi, che non sono stati citati come partecipanti all’incontro.

Quindi, se questa è la strada e Katia Tarasconi a settembre venisse eletta pure presidente della Provincia, ci sarebbe più di un motivo per nominare almeno un consigliere delegato in quota Piacenza Oltre, riducendo gli impegni da sindaco in Comune.

Le poltrone nelle partecipate

Sul tavolo di palazzo Mercanti ci sono poi diverse nomine da rivedere nelle società partecipate dal Comune. Incarichi che in alcuni casi escludono gli ex consiglieri comunali nel primo anno di decadenza dal seggio (articolo 7 del Decreto legislativo n.39/2013), mettendo il sindaco al riparo da eventuali “appetiti di ritorno”.

A breve scade la presidenza dell’Acer (case popolari), affidata dal centrodestra a Patrizio Losi. Poi ecco il ruolo di amministratore unico di Piacenza Expo (ente fiera) oggi di Giuseppe Cavalli. Nell’ambito dei trasporti, da segnalare l’incarico di Paolo Garetti alla guida di Tempi Agenzia, e quello di Fabio Callori nel Consiglio di amministrazione di Seta. Queste magari non sono nomine in scadenza, come nel caso della recente riconferma di Gianluca Micconi nel Cda di Iren; ma in una logica di spoil system è plausibile la richiesta di un passo indietro anzitempo da parte del sindaco.

Nel novero si contano anche il Cda delle Farmacie comunali, da cui la nuova consigliera comunale Barbara Mazza si deve dimettere. In ambito culturale si passa alla vicepresidenza della Fondazione teatri, che l’ex sindaco Patrizia Barbieri aveva affidato a Roberto Arditti; così come pesano gli incarichi di nomina comunale nel Cda della Galleria Ricci Oddi di Fernando Mazzocca (presidente) e Giovanni Giuffrida (consigliere).

Menu à la carte

Insomma, tempo al tempo: gli ingredienti per preparare diverse ricette gradite anche agli esponenti di Piacenza Oltre ci sono tutti. E vedremo se il sindaco Katia Tarasconi presenterà il menu giusto per farli sedere di nuovo e saldamente alla tavola della sua maggioranza di centrosinistra.

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Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.

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