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Paola Galvani candidata del centrodestra alla presidenza della Provincia di Piacenza

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Paola Galvani (foto dal profilo Facebook)

Paola Galvani: sarà il sindaco di Rottofreno la candidata del centrodestra alla presidenza della Provincia di Piacenza. L’esponente di Forza Italia alla fine l’ha spuntata sull’altro nome in campo, quello del primo cittadino di Fiorenzuola d’Arda, Romeo Gandolfi, così come sulle alternative ai due sfidanti circolate negli ultimi giorni.

Quindi, se verra confermata la candidatura di Monica Patelli, sindaco di Borgonovo, da parte del centrosinistra, al voto del 24 settembre per la guida dell’Ente di corso Garibaldi si prospetta un’altra sfida tutta al femminile, come già avvenuto per il Comune di Piacenza nel giugno scorso tra Patrizia Barbieri e Katia Tarasconi.

Mix elettorale

La candidatura di Gandolfi, proposta dalla Lega nelle scorse settimane e inizialmente sostenuta con convinzione, è stata ritirata dal coordinatore provinciale del Carroccio, il sindaco di Cortemaggiore Luigi Merli. A determinare il passo indietro della Lega sarebbe stata in particolare la concomitanza con la campagna elettorale delle Politiche, che vede in primo piano la candidatura per la Camera all’uninominale dell’onorevole di Fratelli d’Italia Tommaso Foti e al Senato della collega leghista Elena Murelli. Dunque, in un’ottica di delicati equilibri, da vero manuale Cencelli, la candidatura alla presidenza della Provincia non poteva che spettare a Forza Italia, premiando Paola Galvani, già vicepresidente dell’Ente di corso Garbaldi al fianco di Patrizia Barbieri.

Il peso dell’ex

Proprio la spinta a favore di Galvani arrivata anche dall’ex sindaco di Piacenza ed ex presidente della Provincia avrebbe giocato un ruolo determinante per battere Gandolfi. Lo schieramento civico di Barbieri nel Consiglio comunale del capoluogo rappresenta infatti la principale forza di opposizione con cinque consiglieri, lei compresa (tre ne ha FdI e uno la Lega). Così più di altri potrebbe fare la differenza a favore del candidato alla presidenza del centrodestra nell’elezione provinciale che si terrà in base a un complicato sistema di voto ponderato; un sistema che via via dà maggior peso al consenso dei 557 amministratori locali piacentini, sindaci e consiglieri, in rapporto alla popolazione dei Comuni rappresentati (44, Corte Brugnatella e Cerignale, commissariati, non parteciperanno).

I mal di pancia

Sulla candidatura di Paola Galvani a caldo emerge anche una certa insoddisfazione. Diversi sindaci e consiglieri comunali di centrodestra favorevoli a Gandolfi avrebbero già manifestato il loro disappunto. Tra l’altro, ancora una volta la Val d’Arda sarebbe stata penalizzata, nonostante rappresenti con i suoi Comuni un quarto della popolazione provinciale. Qualcuno così starebbe valutando l’ipotesi dell’astensione o della scheda bianca al momento del voto, che non sarà palese ma segreto. I sostenitori di Galvani, a partire dalle segreterie dei partiti, intanto gettano acqua sul fuoco; ricordano che al voto mancano più di tre settimane e quindi che ci sarà tutto il tempo per far rientrare i mal di pancia.

Il nodo Albertini

Un passaggio determinante per sedare gli animi sarà probabilmente anche il ticket della vicepresidenza. Attualmente questo ruolo è ricoperto da Franco Albertini, sindaco del Comune di Alta Val Tidone. Sembra però che la Lega, in cambio del ritiro della candidatura di Gandolfi, abbia ottenuto che una volta eletta Paola Galvani scelga come vice un esponente del Carroccio. Si parla di Giampaolo Maloberti, consigliere provinciale e comunale di Rivergaro. Ma quest’ipotesi non sarebbe gradita a Fratelli d’Italia, che invece sosterrebbe con determinazione la conferma di Albertini alla vicepresidenza della Provincia di Piacenza.

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Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.

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