Opinioni

Piazza Cittadella: sì al parcheggio… di Napoleone in gonnella

Katia Tarasconi, sindaco di Piacenza (foto Del Papa)

Piazza Cittadella: si farà il parcheggio interrato davanti a palazzo Farnese. Così ha deciso il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi supportata dai granatieri della sua maggioranza. Adesso con l’approvazione della revisione del Piano economico-finanziario per l’opera appaltata nel 2012 alle società del minaccioso principe Filippo Lodetti Alliata (“denuncerò chi mi offende”, aveva affermato su Libertà alla vigilia del Consiglio comunale), le ruspe possono accendere i motori.

Una decisione forte e densa di significati, quella presa ieri dai consiglieri comunali di centrosinistra. Per diversi motivi politici, e non solo per il notevole aumento del costo dei lavori che passano da 10 a 14,7 milioni di euro.

Generale e pretoriani

Il primo motivo fa rima con determinazione. Katia Tarasconi, dopo un anno al governo della città, sceglie di fare il discusso parcheggio di piazza Cittadella senza se e senza ma. Rispetto ai due lustri passati, tra i mille tentennamenti sull’opera delle Amministrazioni Dosi (centrosinistra) e Barbieri (centrodestra), una bella differenza. Merito anche dei suoi pretoriani, in primis l’assessore ai Lavori pubblici Matteo Bongiorni, affiancato sui conti dal vicesindaco Marco Perini e col supporto del direttore generale Luca Canessa.

Così ieri in Aula il sindaco Tarasconi ha guidato le sue truppe quasi fosse un Napoleone in gonnella. E a poco sono valsi gli attacchi della minoranza che chiedeva un rinvio per avere più tempo di studiare il malloppo di carte sulla revisione del Pef. Nemmeno un plissé davanti alle magliette indossate dalle consigliere Sara Soresi e Gloria Zanardi di Fratelli d’Italia con la scritta provocatoria “pratica di fretta… decisione sospetta”. E dopo la loro uscita dall’aula per la bocciatura delle proposte di sospendere i lavori con annesso rinvio, stesso discorso rispetto agli interventi degli altri esponenti della minoranza. Quelli rimasti in Aula per rimarcare i difetti di una decisione che desta comunque qualche perplessità su alcune carenze di documentazione, vedi almeno un parere legale sull’operazione dell’Avvocatura comunale, così come sui tempi.

Il 20 luglio

I tempi, appunto. Per essere arrivati al fatidico 31 luglio, quasi che cadesse il mondo senza il rispetto di questa data, tutti sono stati ringraziati dai banchi della maggioranza. A partire dagli Uffici comunali che si sono messi le gambe in spalla. Basti pensare che in un solo giorno, il 20 luglio, è stata richiesta dai Revisori dei conti comunali un’asseverazione sul nuovo accordo tra Comune e Gps, l’azienda del principe Lodetti Alliata. Sempre in giornata è stata identificata la società da incaricare e la stessa ha presentato il preventivo; poi è stata predisposta la Determina per l’incarico in affidamento diretto. E miracoli della burocrazia, sempre il 20 luglio è arrivata l’asseverazione in questione.

Ma questi sono particolari di poco conto. Quisquilie amministrative, che valgono lo spazio di un’alzata di spalle dei consiglieri di maggioranza, tutti impegnati nei loro interventi in Aula a dare sostanza alla parola d’ordine che impera a palazzo Mercanti. Quel “fare!” (per fare bene, perché nessuno pensa alla malafede) che oggi va tanto di moda in questa Piacenza napoleonica, magari senza tener conto in alcuni casi della necessità di qualche riflessione in più.

In cerca d’autore

Se la maggioranza sorride (ma vedremo quanto durerà la ritrovata armonia), all’opposizione il centrodestra un po’ si rode. Ancora una volta si è mostrato diviso nelle scelte; perché all’uscita di Soresi e Zanardi, gli altri consiglieri, Patrizia Barbieri, Jonathan Papamarenghi, Massimo Trespidi (Civica Barbieri-Liberi) e Luca Zandonella (Lega), hanno deciso di rimanere in Aula, prendendo via via la parola per convincere i colleghi al rinvio della decisione; così come ha fatto Luigi Rabuffi, esponente di Alternativa per Piacenza. Una scelta sottoscritta nella sua sterilità con la loro uscita dall’Aula poco prima del voto, che ha ribadito il muro contro muro d’inizio seduta aperto dalle due colleghe di FdI.

E i Liberali, altro anello del centrodestra piacentino, rappresentati dal consigliere Filiberto Putzu? Hanno scelto di rimanere in Aula, astenendosi dal voto; e rimarcando comunque come sarebbe stato utile avere più tempo per valutare i contenuti della revisione del Piano economico-finanziario del futuro parcheggio di fronte a palazzo Farnese.

Insomma, una diaspora un po’ preoccupante, quella del centrodestra; perché agli occhi dei suoi elettori non fa che rafforzare giorno dopo giorno chi governa Piacenza… Oggi generale a piazza Cittadella, e domani chissà che cosa sulle prossime partite chiave della città.

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Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.

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