Economia

Inflazione: a Piacenza prevista una riduzione pesante del potere d’acquisto delle famiglie

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Inflazione e riduzione del potere d’acquisto: a Piacenza il piatto piange più che altrove. Le stime sulla sforbiciata che subiranno i risparmi delle famiglie per sostenere l’aumento del costo della vita arrivano dalla Cgia. L’Ufficio studi dell’Associazione di Mestre ha divulgato un report che prende in esame il periodo 2022-2023 e si dipana su scala regionale e provinciale. Il primo presupposto dello studio è che le risorse presenti nei conti correnti bancari delle famiglie, fotografati a fine 2021, non abbiano registrato alcuna variazione in questo arco temporale; in secondo luogo, ha valutato che sempre nel biennio 2022-2023 l’inflazione crescerà più del 14% (8,1% l’anno scorso e 6,1% nel 2023).

Su queste basi la Cgia ha calcolato la perdita di potere d’acquisto delle famiglie italiane nello stesso periodo. E «l’esito emerso da questa elaborazione è “spaventoso”: praticamente ci troviamo di fronte a una patrimoniale da quasi 164 miliardi di euro che a ogni singolo nucleo familiare “costerà” mediamente 6.338 euro».

Il costo più salato sarà a carico delle famiglie delle regioni più ricche, spiegano sempre da Mestre. «In Trentino-Alto Adige la perdita di potere di acquisto medio sarà pari a 9.471 euro; in Lombardia di 7.533; in Emilia-Romagna di 7.261 e in Veneto di 7.253». A livello provinciale, invece, «la “patrimoniale” colpirà, in particolar modo, le famiglie residenti a Bolzano, che subiranno un prelievo medio di 10.542 euro. Seguono Milano con 8.500; Trento con 8.461; Lecco con 8.201 e Treviso con 7.948. Le famiglie meno “colpite”, invece, saranno quelle ubicate in provincia di Siracusa con 3.842 euro, Trapani con 3.595 e Crotone con 3.130».

Piacenza in regione

In questo scenario Piacenza non è messa bene. Si trova al 18° posto della classifica nazionale su 107 province, e al 5° in Emilia-Romagna. Posizioni che indicano una pesante riduzione del potere d’acquisto. In due anni una famiglia piacentina a causa degli aumenti dei prezzi perderà in media 7.386 euro di risparmi. Più di 10 euro al giorno; oltre mille euro in più rispetto alla media nazionale e 125 sopra quella regionale.

Peggio di Piacenza farà Rimini, prima in Emilia-Romagna (e ottava in Italia) con una riduzione del potere d’acquisto pari a 7.673 euro per famiglia; poi ecco le province di Bologna (7.639 euro), Forlì-Cesena (7.634) e Modena (7.429). Dopo Piacenza troviamo invece Parma, dove una famiglia in media subirà un prelievo minore, di 7.126 euro, seguita da Reggio Emilia (6.765), Ravenna (6.612) e Ferrara (6.500).

Elaborazione Il Mio Giornale.net da Ufficio Studi Cgia su dati Banca d’Italia, Istat e Commissione Europea
I vicini di casa

Infine, gettando uno sguardo alle province limitrofe, secondo la Cgia tutte faranno segnare una perdita del potere d’acquisto nettamente più limitata rispetto a Piacenza. In Lombardia, una famiglia cremonese si fermerà a 6.436 euro; a Lodi la riduzione sarà di 6.286, e a Pavia di 6.225 euro. Meglio faranno anche Genova e Alessandria. Nella provincia ligure in due anni si perderanno 7.005 euro, mentre il prelievo in quella piemontese arriverà a 6.082 euro per famiglia.

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Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.

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