Al buio in Ricci Oddi: non è il cinismo di un titolo di giornale, né una battuta sul caro bollette. E visto come vanno le cose alla Galleria d’arte moderna di Piacenza, a qualcuno potrebbe sembrare un lapsus freudiano. Invece è tutto vero: “Al buio in Ricci Oddi” è il titolo dell’ultima iniziativa della pinacoteca di via San Siro, tra le più importanti d’Italia, per attirare nuovi visitatori.
Teatro itinerante
“Visita la Galleria d’arte moderna Ricci Oddi accompagnato dal fantasma del fondatore in un percorso illuminato dalla sola luce di una torcia, alla scoperta di dettagli inediti e suggestivi”, recita il comunicato della pinacoteca, che annuncia l’evento di sabato 4 e domenica 5 novembre (visite alle ore 18, 19, 20; costo del biglietto 9 euro). “A prendere la parola nelle vesti di Giuseppe Ricci Oddi sarà il giovane attore piacentino Alessandro Glorioso, che interpreterà il monologo scritto per l’occasione da Gabriele Dadati. ‘Al buio in Ricci Oddi’ è infatti un vero e proprio appuntamento di ‘teatro itinerante’, più che una semplice visita guidata, che regalerà ai visitatori emozioni, oltre a fornire notizie storicamente corrette sulle opere. Con l’intento di suggerire un modo nuovo di fruire la collezione: quello di mettere a fuoco singole opere, per conoscerle in maniera sempre più approfondita”, conclude il comunicato della Galleria.
In carne e ossa
E allora diciamola tutta: al fianco del fantasma del fondatore, forse ci potrebbe stare in carne e ossa il suo presidente, Jacopo Veneziani, in carica ormai da un anno ma di cui si sono perse un po’ le tracce. Enfant prodige della divulgazione artistica online, personaggio televisivo al fianco di Gramellini, a sorpresa Veneziani prende il posto del blasonato professor Mazzocca, reduce dal successo della mostra sul Klimt da 65mila visitatori, organizzata magistralmente dalla direttrice della Galleria Lucia Pini e da Arthemisia.
Il motivo? Katia Tarasconi, nuovo sindaco di Piacenza, non si siede sugli allori conquistati dall’Amministrazione Barbieri, grazie al lavoro dell’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi. La prima cittadina, eletta a fine giugno, nel novembre 2022 liquida definitivamente Mazzocca nel segno del ringiovanimento della comunicazione. E chi meglio di lui, del piacentino Veneziani, che con i suoi post dedicati all’arte vanta migliaia e migliaia di follower? A maggior ragione se ormai quasi il 50% di chi sceglie dove passare il proprio tempo libero, come sostengono diversi studi, è influenzato dal web.
Niente di nuovo
Peccato però che il nuovo presidente non apre al volo un filone online legato alla Galleria di cui è divenuto l’immagine, come invece molti si aspettavano. Per dire, nemmeno un post a settimana per raccontare qualcuna delle meraviglie custodite in via San Siro; e nemmeno un progetto per una grande mostra nel 2023, magari anche banale, per esempio per celebrare un altro dei bei nomi presenti in Galleria. La scusa c’è: si aspetta il cambio di Statuto annunciato da tempo, che traghetti la Ricci Oddi nel novero delle fondazioni del terzo settore, con tutti i vantaggi fiscali possibili per chi deciderà di sponsorizzare le sue iniziative.
Se l’iter per questa trasformazione è ormai concluso, intanto però i mesi passano, le forze in campo sono le asfittiche di sempre (un direttore e due custodi) e le spese aumentano (non quelle del presidente e del Consiglio di amministrazione in carica a titolo gratuito). Costi in crescita certificati lunedì scorso dalla variazione di bilancio votata dal Consiglio comunale di Piacenza. Per sostenere l’apertura della Galleria, quest’anno da palazzo Mercanti finiranno alla Ricci Oddi 520mila euro. Pochi, molti? Non sta a noi dirlo; il problema è che all’attivo ci sono solo 6mila biglietti venduti per 60mila euro. Insomma, siamo certi delle qualità del presidente Veneziani e speriamo che presto ci riveli in concreto le sue strategie. Ma ormai il tempo stringe. Perché senza grandi iniziative, senza divulgare al grande pubblico i capolavori che contiene, la Ricci Oddi resta al buio e popolata da fantasmi.
Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.