Terrepadane: nessun commissariamento ministeriale a palazzo dell’Agricoltura di Piacenza. Il Tar di Parma oggi ha confermato la sospensiva decisa il 7 agosto scorso. Quindi resta congelato l’arrivo del commissario ad acta Francesco Cappello, come invece aveva stabilito il decreto del ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit).
La sospensione all’attuazione del provvedimento del Mimit è stata confermata nell’udienza tenuta in mattinata. E questo fino al 22 novembre, giorno in cui i giudici del Tribunale amministrativo regionale si riuniranno per decidere nel merito sulla legittimità del decreto di commissariamento emanato dal dicastero di via Veneto il 4 agosto scorso a carico di Terrepadane.
Pieni poteri
Tutto rinviato dunque di quasi 90 giorni, periodo in cui il Consiglio di amministrazione presieduto da Marco Crotti sarà in carica con pieni poteri, come stabilito dalle elezioni del 4 luglio 2023, quando il Cda uscente è stato confermato con il voto di 700 soci, pari al circa il 53% del capitale sociale di Terrepadane, società cooperativa cui fanno capo i Consorzi agrari di Piacenza, Milano, Pavia e Lodi.
Braccio di ferro
Terrepadane vanta un fatturato superiore a 250 milioni di euro, oltre a notevoli asset immobiliari, e la maggioranza dei suoi soci non ne vuol sapere di entrare in Consorzi Agrari d’Italia, come invece vorrebbero i vertici di Coldiretti. Un braccio di ferro all’origine dell’aspra battaglia legale in corso da oltre due anni.
Punto a favore
La conferma della sospensiva, anche se con la dovuta prudenza, a tutti gli effetti si può considerare un altro punto a favore del Cda insediato a palazzo dell’Agricoltura. Un atto del Tar che per il momento ne rafforza di fatto la posizione anche sul piano giuridico-amministrativo nella battaglia legale in corso contro i soci di minoranza che fanno riferimento a Coldiretti.
Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.