Portobello e Antonella Clerici: altra mazzata dall’Auditel. La terza puntata del nuovo programma del sabato sera di Rai1 è stata un disastro. Il 10 novembre hanno visto Portobello solo 3.219.000 telespettatori per uno share del 15,52%. Un risultato ancor più “doloroso”, se raffrontato con quello dell’avversario da battere, il talent di Canale5 made in Maria De Filippi. Tú sí que vales ha infatti sonoramente doppiato il programma di Rai1 con un ascolto del 31,35% e un pubblico di 5.530.000 telespettatori.
Portobello in caduta libera
Lasciando perdere il confronto con la corazzata di Canale 5, i dati comunque parlano chiaro. E raccontano di un programma che al pubblico piace sempre meno. Dai 4.150.000 telespettatori con il 20,17% di share della puntata d’esordio, Portobello è sceso ai 3.524.000 della seconda (17% di share). E come abbiamo visto nella terza puntata ha fatto ancora peggio.
Insomma, un andamento molto deludente. Anche perché la Rai aveva presentato il programma come il gioiello della stagione, che puntava a riconquistare il pubblico del sabato sera. E nemmeno la scelta di una professionista come la Clerici che tornava a condurre un programma in prime time (dopo aver lasciato La prova del cuoco nelle mani di Elisa Isoardi) si è rivelata azzeccata.
Sapore di flop
Intendiamoci: le responsabilità della Clerici sull’insuccesso di Portobello sono relative. Nessun altro conduttore al suo posto forse avrebbe potuto fare di meglio. E anche se la collocazione fosse stata in un’altra serata della settimana, probabilmente share e telespettatori di Portobello non sarebbero stati molto diversi.
In sostanza è tutto il progetto che fin dall’inizio lasciava parecchi dubbi. Già giocare sui remake non è facile neanche in tv. Se poi andiamo a prendere quei programmi che hanno fatto la storia del piccolo schermo con conduttori indimenticabili come Enzo Tortora, tutto diventa più difficile e complicato. Così provare a “rileggere” un format che all’epoca aveva sfondato, perché innovativo e pieno di freschezza per quei tempi, rischia di diventare un boomerang. E così è stato. Perché il Portobello che ci sta propinando Rai1 è lento e impacciato. Tutto sommato un varietà modesto. E non basta la Clerici di turno con tutto il suo impegno a rinverdire i fasti del passato.
Basta remake
Chiudiamo con un appello a Viale Mazzini, nella speranza che questa batosta targata remake serva a qualcosa. Chi paga il canone forse è un po’ stanco di rivedere i Portobello, le Corride e i Rischiatutto, anche se fanno comunque ascolti e vengono affidati ai Conti, ai Fazio e alle Clerici del momento. Quindi basta guardare al passato. La tv di successo si fa nel presente. E se possibile con un occhio al futuro.
Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.