Gruppo Giglio: idee chiare e determinazione. Con un’ampia visione strategica e una dote di risorse fresche investite sul territorio da Piacenza a Reggio Emilia. Parliamo di 150 milioni di euro ripartiti su tre iniziative, con il supporto tra l’altro del Crédit Agricole. Il Gruppo Giglio, insomma, mostra i muscoli: in un colpo solo ha riacquisito la maggioranza di Deenova, implementato un piano di investimento in Santa Teresa Energy ed è entrato nell’azionariato della reggiana Comer Industries. Obiettivo? Passare nel prossimo quinquennio dall’attuale portafoglio di 500 milioni annui a 800 milioni.
I vertici della Holding
Alla conferenza stampa ospitata da Confindustria Piacenza, in assenza del patron Sergio Giglio, stamani erano schierati i vertici delle diverse società della Holding coinvolte nella triplice operazione: Giorgio Pavesi, presidente di Deenova; Giovanni Maria Giglio, consigliere di Deenova, Santa Teresa Energy e Santa Maria; poi Roberto Rovero, Marco Bongiorni e Cosimo Birtolo, rispettivamente presidente, amministratore delegato e direttore generale di Santa Teresa Energy; Antonella Ghioni, presidente di S.S. Giovanni e Paolo, con Germano Montanari, consigliere della medesima società.
Deenova torna a casa
Detto del parterre, passiamo alle tre operazioni. Per prima cosa, il Gruppo Giglio, con un investimento di 40 milioni di euro, ha riacquisito dal Fondo HIG la maggioranza di Deenova Srl. Sale dal 30 a oltre il 50% dell’azionariato della società, che nel 2024 farà registrare un fatturato di 35 milioni con 250 dipendenti. Deenova, che ha sede a Gragnanino, è presente anche in Francia con unità produttive e in altri 7 Paesi europei con i propri prodotti. L’azienda è specializzata nella gestione informatizzata del farmaco in confezioni monodose e nella razionalizzazione delle spese nei dispositivi medici. Attualmente i suoi impianti e servizi sono presenti in 100 ospedali europei, di cui 25 in Italia (Piacenza compresa).
Qual è il significato del rientro in maggioranza del Gruppo Giglio? Per Pavesi, presidente di Deenova, si tratta di “un ritorno a una forte componente imprenditoriale rispetto a un approccio di carattere finanziario, che grazie al Fondo HIG in questi anni ha favorito il nostro processo di internazionalizzazione”. Quindi al centro delle strategie tornano “i prodotti e un forte aspetto industriale. Con un piano di sviluppo sia in Italia che in Europa piuttosto ambizioso e investimenti tecnologici oggi soprattutto nell’ambito della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale”.
Gli altri azionisti “finanziari” che accompagnano il Gruppo piacentino nel reinvestimento in Deenova sono il Fondo Equiter Infrastructure II (finalizzato ai progetti in Italia con profili di innovazione e impatto gestito da Ersel Asset Management Sgr con Equiter Spa e la partnership di Cassa Depositi e Prestiti) e il Fondo APEI (Gruppo Amundi, controllato da Crédit Agricole).
Risorse per Santa Teresa
La seconda tranche dei nuovi investimenti vale 60 milioni di euro. Il Gruppo Giglio accresce l’impegno nel settore energetico attraverso Santa Teresa Energy, una Srl che occupa 100 dipendenti, con un fatturato di 8 milioni (10 nel 2025) previsto a 50-60 milioni fra tre anni. La startup eredita l’esperienza storica del Gruppo Giglio nel settore della gestione calore e della pubblica illuminazione, dopo la vendita di Antas alla Getec nel 2021. L’obiettivo è implementare lo sviluppo dell’efficienza energetica nel quadro della transizione ecologica e della sostenibilità ambientale.
Attraverso “progetti di Partenariato pubblico privato, guardiamo alla Pubblica amministrazione locale, dalle grandi alle piccole realtà, che rappresenta già il 95% della nostra clientela”, ha spiegato Bongiorni, amministratore delegato di Santa Teresa Energy ed ex top manager di Siram. Con grande attenzione al Piacentino: “Siamo nati qui e vogliamo continuare a sviluppare da qui. Anche attraverso società controllate, altre sedi operative, come quella di San Giuliano Terme, o Toscana Light attiva nel Comune di Pisa”. Il core business si svilupperà dunque “nell’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare pubblico a 360 gradi, con un occhio di riguardo all’ambito sanitario”.
Al centro del rilancio però non solo innovazione, ma anche risorse umane e nuove generazioni, dato che tra gli obiettivi ambiziosi di Santa Teresa c’è tra l’altro un incremento del personale da 100 a 300-400 addetti sempre nei prossimi tre anni. A suggello di quest’approccio, l’importante valore aggiunto offerto da Giovanni Maria Giglio, giovane manager, disabile non vedente, impegnato nelle diverse società di famiglia: “Anche noi possiamo svolgere un ruolo attivo e contribuire allo sviluppo della società. Si parla tanto di intelligenza artificiale, ma è soprattutto quella umana a fare la differenza”.
Operazione Comer
Il Gruppo Giglio infine è entrato nell’azionariato di Comer Industries con un investimento di 50 milioni di euro, acquisendo una quota azionaria superiore al 5%, in pieno accordo con la famiglia Storchi, fondatrice e guida della società, che ne condivide l’attenzione per l’innovazione e le persone. Leader mondiale della trasmissione di potenza, Comer è quotata alla Borsa di Milano, ed è presente sul mercato con 11 stabilimenti nel mondo e 4.000 dipendenti. In questo caso, la nomina di Sergio Giglio nel Consiglio di amministrazione di Comer consolida l’alleanza tra le società per un investimento con una visione di lungo periodo.
Lavori in corso…
A margine dell’incontro, non potevamo esimerci dal chiedere ai vertici aziendali se c’erano novità sulle vicende che vedono il Gruppo Giglio coinvolto al fianco di Iren e Getec nel maxi appalto per i servizi al Comune di Piacenza. Una cordata per ora superata, come quella composta da A2A-Siram, a vantaggio di Edison, la cui proposta di Partenariato pubblico privato è stata scelta da palazzo Mercanti per il prossimo bando di gara. Naturalmente, sorrisi di circostanza e bocche cucite. Stessa reazione alla domanda su un altro super appalto all’orizzonte. Parliamo di quello per il nuovo ospedale di Piacenza. Attualmente è nella fase delle manifestazioni d’interesse per un Partenariato pubblico privato; con i big del settore che dovranno farsi avanti se interessati a ricoprire la quota privata da 160 milioni di euro sui circa 300 per la costruzione dell’opera, in cambio della gestione di servizi alla nuova struttura sanitaria. Vedremo, ma anche qui è difficile pensare che il Gruppo Giglio starà con le mani in mano…
Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiù e 2Tv; sempre in Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.