Sondaggio allarmante per Renzi e Salvini. L’ultimo rilevamento dell’istituto Ixè per Rai Radio1 sulle intenzioni di voto degli italiani parla chiaro e segnala perdite pesanti per i due partiti. Intanto si consolida la leadership del Movimento 5 stelle, con Forza Italia in netta crescita. Mentre tra i leader si segnala l’exploit di Pietro Grasso.
Pd: crollo pesante
Nel giro di 40 giorni il Pd ha perso 4 punti percentuali. Nel sondaggio Ixè dello scorso 10 ottobre il partito di Renzi era al 27,4%, sostanzialmente stabile rispetto ad agosto (27,3). Ma al 15 novembre era già sceso al 23,8%, per perdere ancora uno 0,4% in una sola settimana, fermandosi al 23,4% nel rilevamento del 22 novembre. Sempre guardando a sinistra, sostanzialmente stabile Mdp (3,2%), mentre Sinistra italiana/Sel mette a segno un incremento che da ottobre lo ha spinto dal 2 al 3%, soglia per l’entrata in parlamento.
Scivolone per la Lega
Sul fronte del centrodestra, la Lega sembra vivere un momento simile a quello del Pd e perde 2 punti secchi. Il partito guidato da Salvini era andato in ferie con un solido 15%, confermato dal rilevamento del 10 di ottobre. Ma dal mese scorso (15,1) è sceso al 13,5% del 15 novembre e al 13,1% del sondaggio di ieri. Chi sale nel centrodestra? Soprattutto Forza Italia, che ha conquistato la leadership dell’area politica. A partire da agosto (13,3%) FI è cresciuta senza sosta. E oggi, probabilmente per il massiccio ritorno sui media di Berlusconi, è arrivata al 15,8% (+0,3% nell’ultima settimana). Anche Fratelli d’Italia è in crescita, ma con un andamento a corrente alternata. Ad agosto il partito della Meloni era al 4,5% per poi scendere al 3,7% in ottobre. Ma a novembre Fratelli d’Italia è ritornato a salire, guadagnando quota 5%.
Cinque stelle e coalizioni
Dall’ultimo sondaggio di Ixè emerge anche l’aumento dei 5 Stelle che da agosto hanno guadagnato un punto e sono al 28%, prima forza politica del Paese se si votasse oggi. Ma nel gioco delle coalizioni la compagine di Di Maio viene superata dal centrodestra (FI, FdI e Lega) che sfiora il 34%. Un risultato irraggiungibile dal centrosinistra, anche se al Pd riuscisse la coalizione “impossibile” con Mdp. Insieme a Si/Sel, Alleanza popolare (Alfano è 2%) e bersaniani Renzi oggi arriverebbe al 31,6%.
Effetto Grasso
E adesso veniamo al sondaggio sui leader preferiti dagli italiani. A novembre scende il gradimento per il premier Gentiloni (dal 39 di ottobre al 35%), così come quello di Di Maio (dal 32 al 29%) al secondo posto in classifica. Ma è la terza piazza a fare scalpore, con l’entrata fragorosa di Pietro Grasso. La fiducia nel presidente del Senato, uscito dal Pd, è al 28%. Un dato che supera quelli di Salvini (26) Renzi (25), Meloni (25), Pisapia (23) Grillo (22), Berlusconi (22) e Bersani (20). Grasso deciderà di scendere in campo come leader della sinistra? Vedremo. Di certo, secondo il sondaggio Ixè, partirebbe con una bella dote di credibilità.
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