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Covid, la proposta delle Regioni: stop alle restrizioni entro Pasqua

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Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni

Covid: addio alle restrizioni entro Pasqua, cioè dal prossimo 17 aprile? L’idea piace. Ed è stata lanciata dalle Regioni al Governo Draghi. Oggi si riunirà infatti il Consiglio dei ministri per prendere una decisione in merito, che dovrebbe concretizzarsi in un apposito decreto con una road map dedicata all’uscita dall’emergenza sanitaria provocata dal virus.

Guardia alta, ma…

“Guardare al futuro, senza abbassare la guardia. Dobbiamo procedere verso la normalizzazione”, ha detto Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni al termine della riunione dell’organismo di coordinamento politico degli enti.

Proprio per questo, ha aggiunto Fedriga, governatore leghista del Friuli-Venezia Giulia, “le Regioni hanno sottoposto al Governo una proposta di piano d’azione in vista del prossimo provvedimento che dovrà regolamentare la transizione dopo la cessazione dello stato di emergenza da Covid-19; con l’obiettivo che, ove le condizioni epidemiologiche lo permettano, si possa già ipotizzare l’abbandono delle restrizioni entro Pasqua”.

Secondo il presidente della Conferenza delle Regioni, “la stratificazione di provvedimenti relativi alle misure di contrasto all’emergenza Covid-19 ha dato vita ad una serie di norme di difficile lettura e talvolta anche contraddittorie”. Adesso, ha concluso Fedriga, “è necessario un processo di semplificazione dei provvedimenti che faciliti l’attuazione delle misure. Procedendo verso un percorso del superamento delle stesse”.

Dalle mascherine al green pass

In concreto sono molti i temi che vanno affrontati: dai Dpi, i dispositivi di protezione individuale, come mascherine, all’uso del green pass; dalla sorveglianza scolastica al contact tracing, fino alla revisione degli indicatori di monitoraggio.

Tra le proposte della Conferenza delle Regioni, c’è per esempio la rimodulazione graduale dell’obbligo del possesso del certificato verde. A partire dalla sua eliminazione per l’accesso ad attività che si svolgono esclusivamente all’aperto (come la ristorazione); ma ad eccezione dei contesti che per propria natura sono a rischio di assembramenti (stadi, concerti, parchi di divertimento). In questi casi si potrebbe valutare l’introduzione del Green pass base invece di quello rafforzato. Per arrivare infine al suo superamento nelle settimane successive alla scadenza dello stato di emergenza.

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